L'oriundo
Mateo Retegui, questo gesto dopo i gol? Ecco cosa significa
In un'Italia quasi senza attaccanti e soprattutto senza gioco - anche la vittoria contro Malta non ha affatto convinto - il Ct Roberto Mancini ha pescato un jolly: Mateo Retegui, l'oriundo che si è presentato con due reti nelle prime due partite in azzurro. Convocato a sorpresa da Mancini, l'attaccante del Tigre - convocabile per le sue origini nella provincia di Agrigento del nonno materno - ha subito convinto un po' tutti.
Classe 1999, si è mostrato valido nel tiro a rete e nell'inserirsi negli spazi. Nel frattempo, qualche mugugno per il fatto che ancora l'italiano lo sappia parlare ben poco, con addetti ai lavori che puntano il dito contro Mancini "reo" di non vedere alcuni baby-talenti azzurri. Ma tant'è, ora è il momento di Retegui, detto "El Chapito", cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors e che tra i suoi punti di forza annovera un fisico possente.
Stiamo imparando a conoscerlo. E stiamo iniziando a conoscere anche la sua esultanza: compone una "m" utilizzando entrambe le mani. Ma cosa significa? Presto detto: non solo la "m" è l'iniziale del suo nome, ma è anche una dedica a mamma Maria e alla sorella Micaela.
Proprio Micalea Retegui, dopo l'esordio del fratello in azzurro al Maradona di Napoli, con un post su Instagram ha fatto capire quanto i due siano legati: "Mio idolo in questa e in tutte le vite! Devi avere coraggio per inseguire i sogni. Non ho più parole da aggiungere, non hai limite! Mostrandoci ancora una volta che nulla è impossibile, che le occasioni nella vita non si perdono, che con la perseveranza le cose prima o poi accadono. La felicità e l'orgoglio che provo non so più come esprimerle. Grazie per averci permesso di goderci questa bellissima follia con te. Sempre, ovunque ci sarò", ha scritto Micaela in un post ovviamente tutto dedicato al fratello, Mateo Retegui.