Figliola prodiga
La Egonu torna in Italia, Sallusti: la lotta al razzismo vale un milione di euro
Quanto vale la lotta contro il razzismo? Ottocentomila euro più benefit. Vi ricordate Paola Egonu, la campionessa di pallavolo che lasciò l’Italia per la Turchia sostenendo di sentirsi discriminata qui da noi per il colore della sua pelle? Avete in mente Paola Egonu quando poche settimane fa tuonava dal palco del Festival di Sanremo contro l’Italia “paese razzista”?
Bene, quella stessa Paola Egonu si appresta a tornare nell’Italia razzista in cambio di circa un milione di euro, la cifra di ingaggio che le hanno proposto quelli del Vero Volley, prestigiosa società che milita in serie A che di fatto è diventata la prima squadra di Milano sotto la regia e con i soldi dello sponsor Giorgio Armani. Sai che c’è, cara Paola Egonu? Ben tornata a casa, ti accogliamo come si fa con un figliol prodigo, quello cioè che dopo aver sperperato ricchezze, dopo un periodo di disamore e di deviazione ideologica torna sulla retta via. Ma adesso per favore basta con lo sdegno per una Italia razzista che esiste solo nella tua testa, basta fare la vittima quando da questo Paese hai avuto di tutto e di più essendo stata pure portabandiera dell’Italia ai Giochi olimpici di Tokyo 2020.
Adesso basta anche perché adesso sappiamo il prezzo che dai alle tue idee: un milione all’anno, all’incirca la stessa cifra che guadagnavi al VafiBank, in Turchia, che fra l’altro è un Paese dove i diritti umani, diciamo così per usare un eufemismo, lì sì che zoppicano un po’. Ci piacerebbe che alla sua prima intervista celebrativa del ritorno all’ovile la Egonu ammettesse l’errore e chiedesse scusa per aver offeso un Paese che razzista non è.
Probabilmente non lo farà perché facendolo deluderebbe quella sinistra che l’ha adottata e, dopo averla riempita di cattivi consigli, ne ha fatto un simbolo dell’anti-destra senza che nessuno, dalle parti della destra, avesse mai messo in discussione neppure per un secondo l’italianità della ragazza, nata a Cittadella (provincia di Padova) da genitori nigeriani, né il suo talento sportivo. Quindi, cara Egonu, beccati questo meritato milione di euri italiani, molla se ti riesce le cattive compagnie politiche e fai l’unica cosa che ti riesce bene: giocare a pallavolo.