Sotto la lente
Juventus, "altri 40 giorni": mossa della Procura, cosa cambia
Nuove brutte notizie per la Juventus sul fronte giustizia sportiva. La Procura della Figc ha chiesto, a quanto si apprende, una proroga di 40 giorni per l'inchiesta inerente la manovra stipendi e i compensi agli agenti del club bianconero. La richiesta da parte del procuratore Giuseppe Chinè è indirizzata alla procura generale dello sport.
Quella sulle "manovre stipendi" e il secondo, e secondo molti più rischioso filoni di indagini a carico della Signora. Il primo, sulle plusvalenze, si era concluso pochi giorni fa con la per certi versi clamorosa condanna della Corte d'Appello federale e la penalizzazione di 15 punti da scontare a campionato in corso. Secondo molti commentatori, però, la vera bordata sportiva potrebbe arrivare con la sentenza sugli stipendi in nero che la società, guidata all'epoca dall'ormai ex presidente Andrea Agnelli e dal ds Fabio Paratici (oggi al Tottenham), avrebbe concordato con alcuni giocatori durante i mesi della sospensione del campionato per la pandemia, nella primavera del 2020. Secondo gli inquirenti, con questo escamotage, la dirigenza avrebbe alleggerito i conti del club per 120 milioni di euro in due esercizi di bilancio. Il sospetto di illecito riguarderebbe gli stipendi, tra gli altri, di Cristiano Ronaldo, Bonucci, Chiellini, Danilo, Rabiot e Szczesny.
Secondo Paolo Ziliani, firma sportiva del Fatto quotidiano da tempo assai agguerrito contro la dirigenza juventina, la gravità delle accuse, se confermate, potrebbe portare come penalizzazione estrema addirittura alla retrocessione del club, l'esclusione dal campionato o la revoca del titolo sportivo. Uno tsunami paragonabile, se non superiore, a quello di Calciopoli datato 2006.