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Juventus, "maxi-penalizzazione": la richiesta della Federcalcio

La Juventus trema. Ogni giorno di più. Il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chiné, ha infatti chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus nell'udienza davanti alla Corte d'appello federale per l'istanza di revocazione contro l'assoluzione di nove club, tra cui la stessa Juve, nel procedimento sulle plusvalenze dello scorso maggio.

E ancora, il procuratore federale Chinè ha inoltre chiesto l'inibizione di 20 mesi e 10 giorni per l'ex dirigente Juve, ora al Tottenham, Fabio Paratici, 16 mesi per l'ex presidente bianconero Andrea Agnelli, 12 mesi per Pavel Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per il ds della Juventus Federico Cherubini. Nei confronti del club bianconero, la volontà della procura guidata da Chinè è quella di rendere l'eventuale sanzione 'afflittiva', portando quindi il club bianconero virtualmente fuori dalla lotta per un posto in Europa. Nei confronti delle altre società coinvolte (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) rimangono invariate le richieste formulate dalla procura federale, quindi solo sanzioni, nel processo dello scorso maggio sulle plusvalenze.

La decisione è arrivata da Roma nell'ambito della discussione circa l'ammissibilità del ricorso presentato dalla procura federale guidata proprio Chinè, per riaprire il caso plusvalenze alla luce delle indagini della Procura di Torino. La richiesta di valutazione è arrivata dopo che il ricorso è stato giudicato ammissibile, il tutto dopo la precedente sentenza di secondo grado (sempre della stessa Corte) dello scorso 17 maggio, che assolse tutti gli imputati e i club coinvolti nel primo filone.