In Emilia è 0-2
La Lazio travolge il Sassuolo anche senza Immobile
La Lazio riparte, il Sassuolo è sempre più in crisi. La sfida del Mapei Stadium restituisce il sorriso ai biancocelesti e inguaia ancora di più i neroverdi, alla quarta sconfitta di fila e ora non così lontani dai bassifondi della classifica. Finisce 2-0 per la Lazio, che mette in discesa il match poco prima dell'intervallo con un rigore di Zaccagni e poi mette in cassaforte i tre punti nella ripresa con Felipe Anderson. Unica nota dolente, il nuovo stop per infortunio di Immobile per un fastidio al flessore che sarà valutato nei prossimi giorni.
Il Sassuolo fa ben poco per spingere la squadra di Sarri a un altro 'harakiri' come quelli con Lecce ed Empoli. E pensare che il match era iniziato in modo incoraggiante per i padroni di casa. La prima occasione dopo soli 2 minuti è infatti per il Sassuolo, pericoloso con un destro potente di Laurentié sul quale Felipe Anderson ci mette la testa per deviare in corner. La replica dei biancocelesti è affidata a Zaccagni, anch'egli pericoloso con un destro che Pegolo respinge corto: Felipe Anderson manda alle stelle il tap-in. Occasione mancata e tegola per i biancocelesti al quarto d'ora, quando Immobile è costretto a lasciare il posto a Pedro per un problema alla coscia destra. La 'consolazione' per Sarri è il gol del vantaggio poco prima dell'intervallo.
Toljan 'para' un colpo di testa ravvicinato di Milinkovic-Savic, l'arbitro Pairetto assegna il rigore con l'aiuto del Var e dagli undici metri Zaccagni non fallisce l'1-0. Nella ripresa Dionisi corre ai ripari inserendo Lopez e Defrel al posto di Obiang e Alvarez, poi si gioca anche la carta Ceide al posto di Laurentié. Ma è sempre la Lazio a collezionare le migliori occasioni: al 65' con una conclusione a fil di palo di Pedro su suggerimento di Luis Alberto, all'84' con un rasoterra velenoso di Marusic dalla distanza fuori di poco. Il raddoppio che manda in archivio in match arriva nel recupero e porta la firma di Felipe Anderson: il brasiliano approfitta di una dormita della retroguardia neroverde, mette a sedere anche Pegolo e deposita nella porta sguarnita. Per il Sassuolo, è notte fonda.