Puntare il dito
Qatar 2002, furioso sfogo in diretta Rai: "Imbroglioni corrotti, non lo meritate"
La protesta dei calciatori dell’Iran, le birre negate ai tifosi e i divieti imposti dal governo locale riguardo all’uguaglianza e contro le discriminazioni. Insomma, questo Mondiale sta facendo parlare di sé più per i fatti fuori che dentro al campo. E in tanti si sono chiesti, qui in Italia: “Perché la Rai ha acquistato i diritti tv di questo Mondiale?”.
Inevitabile la risposta di Alessandra De Stefano, che ha svelato che all'interno del Servizio Pubblico c'è stata una seria discussione a riguardo e rivelando poi i motivi per i quali si è deciso di finanziare e trasmettere questa Coppa del Mondo. ”Quando il sogno di andare ai Mondiali è sfumato per l'Italia, ci siamo interrogati sul senso di parlare di questi Mondiali. Non è stato facile decidere se tenere l'esclusiva – ha difatti detto la De Stefano in chiusura — ma il Mondiale è di tutti, così come i tanti eventi di sport e la Rai fa servizio pubblico”.
La giornalista Rai: “Mondiale non doveva essere assegnato al Qatar”
Senza giri di parole, la giornalista Rai ha aperto così la trasmissione ‘Il Circolo dei Mondiali’. "Questo Mondiale non si sarebbe dovuto giocare, o meglio non si sarebbe dovuto assegnare al Qatar — prosegue — al quale si è dato lo sport più bello del mondo calpestando i diritti umani, corrompendo, imbrogliando, grazie alla complicità dei signori del football, che glielo hanno venduto nel 2010”. Prima di lanciare l’accusa finale alla Fifa: "Questi sono gli stessi che all'inizio volevano giocarlo d'estate, nel deserto — conclude — Tutto ha un prezzo, con questo Mondiale nelle casse della Fifa entreranno cinque miliardi e mezzo di dollari”.