Serie A

Napoli-Empoli, finisce 2-0: azzurri da dieci e lode, sempre più in alto

Il Napoli non smette di correre a ritmi record. E lo fa anche nelle difficoltà, tra insidie e trappole, potendo contare ancora una volta sugli uomini della panchina. Contro un Empoli solido e arcigno sono serviti 70 minuti di sofferenza alla squadra di Spalletti per superare per 2-0 al 'Maradona' i toscani, piazzare la decima vittoria consecutiva in campionato e proseguire la grande fuga con destinazione scudetto. Fondamentali i cambi operati dal tecnico di Certaldo che dopo un primo tempo sterile e un avvio di ripresa ben gestito dagli ospiti, ha inserito in un colpo solo Lozano, Elmas e Zielinski dando la scossa necessaria per sbloccare il match e raccogliere altri tre punti pesanti. Osimhen si è procurato al 69' il rigore realizzato da Lozano, poi a chiudere il match ci ha pensato Zielinski dopo una cross perfetto dell'attaccante messicano. Il Napoli si conferma squadra solida e paziente, capace di uscire anche dalle trappole più insidiose. Serviva calma, pazienza e lucidità per non cadere nelle trappole il Napoli ci è riuscito cacciando via anche i fantasmi del passato. La scorsa stagione lasciò per strada sei punti proprio contro l'Empoli, che era diventata negli ultimi anni una bestia nera. Il successo oltre a regalare ai partenopei la rivincita, certifica la maturità di una squadra che sa aspettare il momento buono per colpire, confidando proprio sulla potenza della sua ampia rosa. Un match così probabilmente lo scorso anno non l'avrebbe vinto, altro segnale di come questa possa essere la stagione giusta per ambire a traguardi di gloria.

 

 

 

Spalletti opera cinque cambi rispetto alla vittoria di Bergamo contro l'Atalanta. Ostigard torna a far coppia al centro della difesa con Kim per una linea a quattro completata con Di Lorenzo e Mario Rui. A centrocampo Lobotka, Anguissa e Ndombele mentre in attacco tornano dal 1' Politano e Raspadori con Osimhen prima punta. Zanetti propone un Empoli coraggioso che non vuole dare punti di riferimento in avanti schierando dal 1' la coppia Bajrami-Baldanzi a supporto di Satriano.

La squadra di Spalletti capisce subito che non sarà una serata facile, trova difficoltà nel costruire a causa del pressing aggressivo degli ospiti che non buttano mai via il pallone ogni volta che lo riconquistano e impediscono ai partenopei di non ragionare. A sfondare la linea ci prova Ndombele che serve Osimhen in profondità il nigeriano con il tacco serve Raspadori ma l'ex Sassuolo non riesca e concludere per l'intervento falloso fiori area di Stojanovic. Poi è maruiio Rui dopo respinta della barriera su punizione a provare dalla lunga distanza. L'Empoli resta compatta, corta, stretta, lucida, abile a rallentare il giro palla classico del Napoli grazie al lavoro dei centrocampisti e delle punte larghe che vanno sull'uno contro uno. E sono i toscani a rendersi pericolosi con affondi e ripartenze.

 

 

 

Dopo mezz'ora nessuna vera insidia corsa dalla squadra di Zanetti. Gli azzurri sono obbligati ad accelerare la velocità del palleggio se vuole dare una scossa al match. Il primo squillo arriva al 38' con Raspadori, che raccoglie un cross, stoppa la palla in area, resiste ad un contatto e conclude senza però riuscire a dare forza al pallone. Lo stesso attaccante ci riprova sul finire della prima frazione. Altra imbucata di Ndombele per la punta che calcia di prima intenzione accarezzando il palo. Sono timidi segnali di risveglio ma nella ripresa alla squadra di Spalletti servono giovate più rischiose per sbloccare un match complicato.

Nella ripresa il Napoli entra in campo con maggiore dinamismo, nel tentativo di accelerare. Serve pazienza, ma soprattutto lucidità e precisione nei passaggi. Spalletti chiede meno giocate in verticale, più ritmo e intensità ma la squadra non vive una serata brillante e con il passare di minuti sale il nervosismo mentre l'Empoli prende sem,pre più fiducia e con azioni di qualità (ottima prova di Parisi) esce fuori dal guscio rendendosi anche pericolosa. Il Napoli ci prova con le palle inattive e al 61' Osimhen sfiora il gol raccogliendo idi testa un calcio di punizione di Raspadori ma la pala va una spana sopra la traversa. Spalletti decide così di affidarsi a forze fresche e alla panchina, e fa entrare Lozano, Elmas e Zielinski per Raspadori, Politano e Ndombele. L'Empoli regge l'urto e al Napoli serve un episodio per sbloccarlo. Se lo costruisce Osimhen che sbuca alle spalle di marin dopo che il regista sbaglia un pallone in area. Tocco tra i due e per Pairetto non ci sono dubbi dal dischetto Lozano, pur non calciando benissimo, fa centro. Non basta l'intuito di Vicario che non riesce a respingere il pallone.

La partita assume tutto un altro volto. L'Empoli va in sofferenza, si ritrova in 10' per la doppia ammonizione a Luperto e fatica a contenere gli assalti del Napoli a caccia del gol sicurezza che arriva all'87 con Zielinski , formidabile a raccogliere di prima intenzione un cross fantastico di Lozano. Quello del polacco è il nono gol del Napoli arrivato in campionato dalla panchina. Un segnale di forza che certifica la qualità e la compattezza di questo Napoli dieci e lode.