Affari quasi fatti
Raspadori, "la risposta a De Ketelaere": le contromosse delle big di Serie A
Poco più di un mese alla fine del mercato, solo un paio di settimane all'inizio del campionato, ma tante operazioni ancora da costruire per le grandi di serie A. D'altronde, si sa, la fretta non sempre è amica degli affari ed è proprio nella seconda parte della sessione che, spesso, si strappano le offerte migliori. Anche per chi, come la Juventus, ha lavorato benissimo tra giugno e luglio, regalando ai propri tifosi una tripletta di colpi straordinari, firmando a parametro zero prima Paul Pogba (29 anni), poi Angel Di Maria (34) e concludendo l'opera con l'acquisto dal Torino per circa 50 milioni di euro complessivi di Gleison Bremer (25).
L'infortunio al menisco dell'asso francese, infatti, costringerà la dirigenza guidata da Maurizio Arrivabene a tornare sul mercato dei centrocampisti, che poi rappresenta anche la zona di campo maggiormente in difficoltà nelle ultime stagioni juventine. E il principale obiettivo della Vecchia Signora è Leandro Paredes (28), regista in uscita dal Paris Saint-Germain. L'argentino sarebbe l'ideale per apportare quantità e qualità ai bianconeri e offre la garanzia di un passato in Italia, considerando la sua esperienza alla Roma dal 2014 al 2017 (in mezzo anche due prestiti a Chievo ed Empoli). Per strapparlo ai parigini serviranno 20 milioni, ma il giocatore avrebbe già aperto al possibile trasferimento a Torino.
NUOVO DERBY - Ma dato che la stagione è lunga e le partite sono tante, è probabile che Massimiliano Allegri chieda al club anche un altro centrale di difesa, oltre al già citato Bremer. Dopotutto, hanno salutato l'Italia sia Matthijs de Ligt (22), finito al Bayern Monaco per 67 milioni più di 10 di bonus, che Giorgio Chiellini (37), passato al Los Angeles Fc, e Federico Gatti (24) avrà bisogno di tempo per ambientarsi all'Allianz Stadium.
Ed è per questo che da Torino potrebbero presto fare una chiamata a Firenze per Nikola Milenkovic (24), colosso di 195 centimetri in scadenza con la Viola tra un anno. La situazione contrattuale, unita alla voglia del serbo di giocare la Champions League, suggerisce una cessione nelle prossime settimane e non è affatto escluso che possa andare presto in scena un nuovo derby d'Italia con l'Inter, dopo quanto successo con Bremer.
Se al momento i nerazzurri non sembrano avere particolari esigenze, tutto cambierebbe nel caso in cui dovesse partire un titolare. Non è un segreto, d'altronde, che il club guidato da Beppe Marotta debba chiudere il mercato in attivo di 60 milioni e se dovesse andare via Milan Skriniar (27), su cui è sempre vivo l'interesse del Psg, Milenkovic rappresenterebbe uno dei profili più graditi.
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RITORNO - Il clamoroso ritorno di Romelu Lukaku (29) permette all'Inter, invece, di non dover più pensare all'attacco, a differenza del Napoli, che deve sostituire due pilastri come Lorenzo Insigne (31), oggi al Toronto, e Dries Mertens (35), attualmente svincolato. E presto gli azzurri sperano di accogliere Giacomo Raspadori (22), con il quale c'è già l'accordo sull'ingaggio. Da trovare, invece, l'intesa con il Sassuolo, che non si accontenterà di meno di 30 milioni. Quel che è certo è che Raspadori garantirebbe alla squadra di Luciano Spalletti qualità per l'immediato, ma anche per i prossimi anni. La stessa che si è assicurata la Roma con Paulo Dybala (28), arrivato a parametro zero, e che crescerebbe ulteriormente con il probabile acquisto di Georginio Wijnaldum (31). Il centrocampista olandese non vede l'ora di raggiungere José Mourinho, felicissimo di alzare la qualità in mezzo al campo. Per il via libera definitivo all'operazione, che sarà (almeno inizialmente) in prestito, bisogna accordarsi con il Psg sulla spartizione del ricco ingaggio del giocatore, che a Parigi percepisce 9 milioni a stagione. Dettagli, ma la via è segnata, verso l'ennesimo colpo di teatro dell'estate giallorossa. E occhio ai vicini di casa della Lazio, i quali potrebbero presto rispondere con una pazza idea che porta ad Andrea Belotti (28), svincolato dopo l'addio al Torino.