A muro
Charles Leclerc, l'urlo nel team radio dopo il disastro: gelo al box Ferrari
Quell'urlo agghiacciante di chi sa che la lotta mondiale potrebbe essere compromessa.
Quel "nooo!" che spezza ancora una volta i suoi sogni di gloria, cullati dopo aver messo sui binari giusti anche la gara del Paul Ricard, su una F1-75 in grado di difendersi dagli attacchi della Red Bull. Alla fine, però, per la Ferrari è andata come a Barcellona e Baku, con Leclerc ancora protagonista in negativo. Non per colpa di un guasto alla macchina, stavolta, ma per il testacoda in curva 11 che lo fa finire contro le barriere. Altro "zero", con Verstappen pronto ad approfittarne, prendendosi una vittoria servita su un piatto d'argento e allungando a 63 punti dal monegasco. Un vero peccato, perché Charles era riuscito a difendersi alla grande al via con una super partenza - sfruttando la nuova frizione integrata prima del weekend - e nei primi 14 giri, resistendo agli attacchi di Max prima di curva 1 e nel settore centrale, allungando invece a suon di super tempi nel primo e terzo settore. Il tutto con una macchina sovrasterzante come piace a lui, gestendo meglio gomme e degrado lavera incognita del GP francese, dati i 55° dell'asfalto - tanto da trovarsi fuori dalla finestra del Drs (1"3) prima che Verstappen montasse le Hard al giro 16.
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Il preludio, però, al patatrac che ha gelato tutti. Leclerc in barriera mentre stava accelerando per tornare ai box per il cambio-gomma, non riuscendo ad azionare la retromarcia e a ripartire, prima dell'urlo di rabbia in mondovisione: «Non posso sbagliare così, se perderò il Mondiale per 32 punti, frutto degli errori di Imola (alla Variante Alta, ndr) e qui, saprò di chi è stata la colpa». Il suo team principal, Mattia Binotto, lo coccola: «Charles è un campione, nessuno in squadra lo metterà mai in dubbio. Gli ho già detto che ci sono 10 gare da vincere, in futuro bisogna essere perfetti e fortunati, la macchina è competitiva per fare una doppietta già in Ungheria».
Se Leclerc si dispera, gli applausi sono tutti per Sainz.
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Scattato penultimo per il cambio del motore, lo spagnolo è 5° finale, ma forse da podio se non fosse per l'errore dei suoi meccanici durante la prima sosta, per passare dalle bianche alle medie in piena Safety Car dopo l'out di Charles. Di nuovo nella corsia-box, Carlos ha rischiato l'unsafe release sulla Williams di Albon che transitava in quel momento: cinque secondi di penalità, scontati nel finale dopo due super sorpassi a Russell e a Pérez. Alla fine sul podio vanno le due Mercedes: Hamilton è 2°, senza acqua durante il GP e con 3 kg in meno; George 3° dopo aver passato il messicano della Red Bull (4°) nelle ultime tornate di gara, dormiente alla ripartenza dalla Virtual Safety Car entrata per il ritiro dell'Alfa Romeo di Zhou. Chiudono la top-10: Alonso (6°), poi Norris, Ocon, Ricciardo e Stroll. Prossima domenica si corre in Ungheria, su una pista pro-Ferrari per le svariate curve e i corti rettilinei. Serve una vittoria, per non far scappar via definitivamente il duo Verstappen-Red Bull. CLASSIFICA PILOTI: Verstappen 233, Leclerc 170, Pérez 163, Sainz e Russell 144, Hamilton 127.