Red Bull, chi è Hannah Schmitz: perché questa donna è l'incubo di Leclerc
La Ferrari e gli errori costati la doppietta a Montecarlo, in completo controllo della gara. Una delusione troppo grande, che lascia segni profondi su morale e classifica. E tanta rabbia, quella che Leclerc ha sfogato via-radio al momento della seconda sosta per inserire le gomme d’asciutto. La strategia della Red Bull invece è una genialata, innescata dall’intuizione di una donna del muretto Red Bull, che il Corriere della Sera approfondisce: Hannah Schmitz, di professione stratega, tra i cervelli più veloci della F1. È stata lei a prendere la decisione di far rientrare al cambio gomme Sergio Perez, al 16° giro, per montare le intermedie. A quel punto gli uomini del Cavallino entrano in confusione. Sottovalutano il livello di velocità del messicano con quegli pneumatici e non rispondono con la “marcatura” a uomo, fermando subito Sainz o lo stesso Leclerc che in quella fase era il leader della corsa.
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Ferrari, esame approfondito verrà fatto a Maranello
In gergo si chiama “crossover”, ed è il momento esatto nel quale passare da un tipo di mescola a un’altra. E Schmitz ha indovinato l'attimo vincente leggendo i modelli matematici elaborati dal garage remoto di Milton Keynes, ma anche comprendendo al volo le con dizioni del tracciato e il comportamento di chi, come Gasly, aveva già effettuato questa scelta nei primi giri della corsa. L’altra mossa perfetta al 22esimo giro, con il doppio pit-stop che ha portato Pérez davanti a Sainz e Leclerc dietro a Verstappen. “Siamo stati eccezionali — ha ammesso Christian Horner — ma abbiamo anche approfittato dei loro errori”. A Maranello, in questi giorni, verrà fatto un esame approfondito su ciò che non ha funzionato fra la squadra degli strateghi in pista guidata dallo spagnolo Iñaki Rueda (supportato dal braccio destro, Ravi Jain, ndr) e quella del remote garage di Maranello.
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Chi è Hannah Schmitz
Dall’altra, solo applausi al team. E alla mente di Hannah, ingegnere meccanico laureata a Cambridge, da 13 anni in Red Bull. Nel 2019 ha fatto vincere il GP del Brasile a Verstappen con una tattica su tre soste, ed era salita sul podio insieme all'olandese. Era appena rientrata al lavoro dopo la maternità. Poche settimane fa parlando in un seminario tecnico aveva spiegato il metodo statistico ‘Monte Carlo’ applicato alla F1: “Le simulazioni sono sostanzialmente un modo per utilizzare la casualità matematica per risolvere un problema”.