Tifosi
Sara Pinna, la conduttrice veneta e il bimbo calabrese. "Tanto anche tu...", scandalo in diretta
Una terribile gaffe che non è passata inosservata quella della giornalista Sara Pinna nella televisione locale veneta Tva. Poco dopo la partita che ha determinato la retrocessione del Vicenza e la salvezza del Cosenza, durante il collegamento con l'inviato Andrea Ceroni, una frase della giornalista ha scatenato l'indignazione di molti accusandola di razzismo. L'inviato, appena fuori dallo stadio dove si è disputato il match, ha lasciato il microfono ad un piccolo tifoso calabrese in braccio del padre: "Lupi si nasce" ha gioito il piccolo tifoso, facendo riferimento all'animale simbolo della squadra del Cosenza.
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A queste parole la giornalista Pinna ha controbattuto: "E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi a cercare qui lavoro". Questa frase ha indignato, e non poco, il padre del bambino il quale ha risposto con un post su Facebook intitolato Lettera di un padre a una conduttrice razzista: "Alla gentilissima Sara Pinna Sono il papà di Domenico, il bambino che nel post partita Cosenza-Vicenza esultando per la vittoria della sua squadra ha detto “lupi si nasce” sotto consiglio del papà e con non poco orgoglio. Con la sua risposta lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi".
Ecco l'estratto video dello scambio di battute tra la giornalista e il piccolo tifoso calabrese:
Ma non finisce qui, lo sfogo poi continua: "Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei con la sua qualifica da Giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale" E ancora: "In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo". Il padre ha poi concluso con un invito di pace per la giornalista invitandola a visitare la Calabria in modo tale che possa capire che terra e gente meravigliosa ci sia.