Scontro

Scudetto, Marino Bartoletti, una frase fa scattare la rissa: "Sai cosa faccio io?"

Per Marino Bartoletti la vittoria dello scudetto da parte del Milan si è trasformata in un duello rusticano sui social. Il giornalista, storico autore di Quelli che il calcio dei tempi di Fabio Fazio, su Facebook ha voluto esprimere la sua personale analisi su questa stagione terminata con la vittoria rossonera: "Sulla pietra dell’albo d’oro del campionato c’è scritto Milan. Ed è giusto così. Chi vince festeggia, chi perde spiega. E’ ovvio che questo scudetto si fonda anche su rimorsi altrui (soprattutto dell’Inter, che comunque ha concluso una stagione di tutto rispetto: ma anche del Napoli e per certi versi persino della Juventus): ma non è certamente “colpa” del Milan se, mentre tutti lo aspettavano al varco, si è fatto trovare pronto al momento giusto, integrando con la forza mentale qualche energia che stava venendo meno. In fondo è stata la squadra che più a lungo si è trovata in testa alla classifica".

 

 

Parole chiare quelle di Bartoletti che spiegano in modo chiaro come è stata declinata questa stagione così combattuta nelle posizioni di vertice. Bartoletti poi aggiunge: "La vittoria del Milan (e, non dimentichiamolo, di Pioli!) apre le porte anche a quell’”alternanza” sulla quale si sono basati alcuni dei momenti più fertili della storia del nostro calcio: tre diversi vincitori in tre anni e altre squadre finalmente dotate di buone aspirazioni (a cominciare dal Napoli e proseguendo per Roma e Firenze, senza dimenticare Bergamo a cui va l’onore delle armi). Erano altri tempi, ma può essere utile ricordare l’indimenticabile periodo che va dalla metà degli anni’80 all’inizio degli anni ’90 (in sequenza: Verona-Juventus-Napoli-Milan-Inter-Napoli- Sampdoria). E anche se forse è stato un campionato al ribasso (il Napoli di Sarri, secondo classificato coi suoi 91 punti, avrebbe staccato di cinque lunghezze i vincitori di oggi), credo che i ritrovati stimoli del senso della “competizione” e della concretezza delle ambizioni possano dare nuovi, importanti frutti collettivi. Il resto è tifo".

 

A quanto pare però l'analisi di Bartoletti non è piaciuta a qualche suo follower che l'ha subito messo nel mirino scrivendo sotto al suo post: "Sai cosa faccio, non ti seguo più, basta". La risposta è stata lapidaria: "Cercheremo di sopravvivere". Ma non finisce qui, anche un altro utente non ha preso bene il commento di Bartoletti: "Che noia!". E il cronista l'ha subito liquidato così: "Ha ragione! Non se ne può più di commenti noiosi (e inutili) come il suo!". Insomma una domenica da scudetto si trasformata per Bartoletti in una lite senza sosta.