Il croato

Ivan Perisic, uno strano caso all'Inter: le due strade, ecco come andrà a finire

Fabrizio Biasin

Oggi parliamo di Ivan Perisic, esterno croato in forza all'Inter e giocatore piuttosto forte. Anzi, molto forte. Qualche anno fa - era il 2019 - il suo allenatore, Antonio Conte, disse così: «Perisic esterno nel 3-5-2? Stiamo lavorando, ma le risposte non sono positive. Perisic non penso sia adatto per fare il ruolo che gli chiedo. L'unico posto in cui in questo momento può giocare è da attaccante».

Venne spedito al Bayern di Monaco, vinse tutto, tornò alla base. Non era contentissimo perché, alla base, c'era ancora lui, Antonio Conte. E ora, che si fa? "Si fa" che Conte ci riprova, Perisic si mette a disposizione, i due si capiscono e il croato diventa un'iradiddio della corsia sinistra. Con l'arrivo di Inzaghi non ci si pone più il problema: quel posto è suo. Il resto è storia recente, con Perisic che gioca tutte le partite, nessuna sotto la sufficienza, e si trasforma in uno dei giocatori più forti dell'intero campionato.

 

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E allora sì, è parecchio normale che il suddetto abbia estimatori ovunque, ma questo non deve far perdere a nessuno il lume della ragione. L'Inter ha offerto a siffatto 33enne la bellezza di 4.5 milioni di euro per le prossime due stagioni, una cifra importante, forse persino esagerata visti i tempi che corrono. La Juve, si dice (ma conferme al momento non ce ne sono) sarebbe disposta a salire fino a 6 milioni a stagione, uno sull'altro. Un'enormità.

 

La domanda che tutti si fanno è: come andrà a finire? Ipotesi A): Perisic guarda al soldo e finisce altrove, alla Juve o in altri lidi (l'offerta multimilionaria arriverà). Ipotesi B): Perisic si "accontenta" di 4.5 e resta nel posto che gli ha permesso di raggiungere il suo massimo, quanto a prestazioni. Brozovic, per dire, aveva offerte da 8 milioni, ma ha scelto l'ipotesi B). Ecco, tutto 'sto papocchio serve solo per arrivare alla conclusione: Brozovic non è un pirla.