Putenzaaaa
Zlatan Ibrahimovic, la "mano di Dio". Come sfonda il parabrezza del pullman, tifosi del Milan sconvolti
Avere entusiasmo fa bene a corpo e salute, e porta ottimismo. Ma sfogarlo ad alto livello, può portare a delle conseguenze. Come capitato a Zlatan Ibrahimovic, che da diverse giornate, dalla panca, incita e spinge i suoi compagni rossoneri in campo verso il 19esimo Scudetto. La troppa carica che i tifosi hanno dato ai giocatori prima del match contro l’Atalanta, però, ha fatto schizzare l’attaccante svedese. Quando? In occasione dell’ingresso del pullman nel garage sotterraneo del Meazza. Ai tanti cori di incitamento, Zlatan ha reagito con un gesto che ha fatto impazzire i tifosi: dando manate contro la vetrata anteriore del bus della squadra, per così provocare delle crepe evidenti, come alcuni video mostrano.
Pioli su Ibra non in campo contro l’Atalanta: “Servivano caratteristiche differenti” - Intanto, in quella che potrebbe rivelarsi come la sua ultima partita casalinga al Milan — lo svedese deve decidere se dire addio al calcio a fine stagione o continuarne per un’altra, ma con un contratto inferiore ai 6 milioni annui che percepisce —, Ibra non è sceso in campo nel 2-0 contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Il suo allenatore, Stefano Pioli, ai microfoni di Dazn ha spiegato perché: “Ho pensato che servissero caratteristiche diverse. Zlatan è sempre determinate. Il suo futuro? Non ne abbiamo parlato, dipenderà solo dalla sua volontà”.
L’allenatore: “Ai miei ragazzi ho fatto vedere un’intervista di Kobe Bryant” - Per poi aggiungere come ha preparato i suoi giocatori all’importantissima sfida contro la Dea: “Sto vivendo settimane normali a Milanello, perché vedo i ragazzi sereni e tranquilli e che lavorano nel modo giusto — ha detto ancora Pioli — Ai ragazzi ho fatto vedere un’intervista di Kobe Bryant (scomparso a inizio 2020 e grande rossonero in vita, ndr) in cui diceva che, nonostante il 2-0 nei playoff di Nba, il lavoro non era ancora finito. E lo stesso vale per noi, abbiamo fatto tanto, ma non ancora tutto. Quindi concentrazione, determinazione e serenità”. E ora un solo punto divide la sua squadra dal 19esimo Scudetto della storia del Diavolo, che manca dalla stagione 2010-11.