Serie A

Roma-Venezia, giallorossi bloccati sull'1-1, la corsa all'Europa League si complica

La Roma spreca una grande occasione per fare punti preziosi in chiave Europa League e non va oltre l'1-1 in casa contro il Venezia già retrocesso. Colpita a freddo, dopo solo 45 secondi, da un gol di Okereke, la squadra di Mourinho gioca però in superiorità numerica per un'ora, dopo che al 32' viene espulso Kiyine per un brutto fallo su Pellegrini. Per lunghi tratti il match è un assedio, 46 tiri di cui 16 nello specchio, 20 calci d'angolo, con un incrocio dei pali e tre traverse colpite, ma i giallorossi riescono solo a pareggiare con un gol di Shomurodov al 76'.

 

 

 

Spinazzola rientra dal primo minuto dopo la lunghissima assenza, oltre dieci mesi, per l'infortunio agli Europei vinti dagli Azzurri, e viene accolto con un'ovazione dai tifosi giallorossi all'Olimpico. Il Venezia scende in campo con la mente sgombra: il pari della Salernitana nel pomeriggio fa matematicamente retrocedere i veneti. E la spensieratezza si vede subito: dopo 45 secondi Okereke porta in vantaggio gli ospiti con una spizzata di testa su assist di Aramu. I giallorossi sono già sotto e non hanno praticamente ancora giocato un pallone. I padroni di casa, dopo un primo momento di smarrimento, alzano il ritmo e cercano di prendere in mano un match iniziato nel peggiore dei modi. Con il passare dei minuti la Roma si fa più aggressiva, il Venezia controlla e prova a ripartire. Al 15' prima nitida occasione per Pellegrini dopo una bella discesa sulla fascia di Spinazzola, che mette al centro, sponda di Abraham e tiro del capitano deviato in corner da un difensore. Al 19' punizione perfetta di Pellegrini che colpisce in pieno l'incrocio dei pali. Al 24' Abraham si presenta da solo davanti alla porta ma perde il passo e viene anticipato da Caldara. Al 25' è Spinazzola a provare da fuori e sfiora il palo: la Roma tiene il baricentro alto e chiude il Venezia nella sua metà campo. Al 32' nuova svolta nel match: espulsione diretta a Kiyine per un calcio a Pellegrini. La Roma con l'uomo in più prende sempre più campo ma non riesce a sfondare. Al 40' Abraham arriva in area palla al piede ma viene contrastato da Caldara che devia in corner. Al 41' è Maitland-Niles ad arrivare al tiro, Maenpaa respinge. Al 43' un punizione dal limite di Perez viene ancora respinta dal portiere del Venezia, ormai si gioca a una porta ma le squadre vanno al riposo con gli ospiti in vantaggio per 1-0. 

 

 

 

Nella ripresa Mourinho rivoluziona la squadra, inserendo Karsdorp, Zalewski ed El Shaarawy per Maitland-Niles, Spinazzola e Kumbulla: una formazione più offensiva per provare a sfruttare l'uomo in più. Al 52' gran botta di Cristante che si stampa sulla traversa. La Roma fa salire ancora l'intensità. Al 56' una punizione dal limite di Pellegrini scheggia di nuovo la traversa. Al 60' entra anche Shomurodov a rinforzare l'attacco. Un minuto dopo occasione per El Shaarawy su assist di Zalewski ma Maenpaa è attento. Al 64' arriva al tiro di testa Shomurodov, alto sopra la traversa, ma ormai è un assedio. Che però non porta frutti, mentre il tempo scorre: al 74' è Zalewski a provare a sorprendere Maenpaa dalla distanza, ma il portiere del Venezia para in due tempi. Al 76' è Shomurodov a trovare il pareggio al termine di uno scambio con Pellegrini: la Roma ora ci crede e spinge per vincere. Al 88' Abraham non riesce per un soffio a ribadire in gol una corta respinta di Maenpaa su tiro di Cristante. Un minuto dopo Zalewski prende in pieno la traversa (la quarta nel match per la Roma) con un missile da fuori area. Il Venezia si difende con tutti gli uomini mentre la Roma non riesce a segnare il gol decisivo: al 90' grande reazione di Maenpaa su tiro ravvicinato di Shomurodov. Al 92' El Shaarawy prova a ribadire in rete una respinta di Maenpaa da mezzo metro: lo stesso portiere veneto salva miracolosamente. Al 96' in contropiede la Roma rischia di subire anche la beffa, ma salva Pellegrini dopo un recupero di 60 metri. Per i giallorossi sono due punti persi, contro un Venezia che ha onorato fino in fondo il suo impegno nonostante la delusione per la retrocessione matematica arrivata solo poche ore prima.