Il caso

Mario Balotelli, "mi compro due Ferrari": l'audio che inchioda l'avvocato della 17enne che lo accusava di stupro

Una ragazza 20enne di Bassano del Grappa e il suo avvocato sono accusati di tentata estorsione: avrebbero chiesto 100mila euro a Mario Balotelli in cambio del silenzio sulla presunta violenza sessuale subita. Nonostante la richiesta, la ragazza si è poi comunque recata in Procura per denunciare quanto accaduto. Il Corriere della Sera ha provato a ricostruire l’intera vicenda, iniziata nel 2017 quando la ragazza, all’epoca 17enne, si spacciò per maggiorenne in un incontro con il calciatore avvenuto a Nizza.

 

 

Poco tempo dopo la loro conoscenza, la giovane avrebbe chiesto 100mila euro a Balotelli per tacere riguardo a una presunta violenza sessuale: il calciatore non ha ceduto al ricatto e si è presentato in Procura per denunciare la ragazza. Che ci fosse qualcosa di losco sotto era ben chiaro dalle mosse della giovane e del suo avvocato, che avevano tentato di vendere la notizia al settimanale Chi, salvo ricevere un rifiuto dal direttore. Adesso il caso è tornato in auge perché venerdì 6 maggio è arrivato in aula il contenuto di chat e conversazioni: in alcune telefonate la ragazza avrebbe raccontato a un’amica che l’avvocato le aveva consigliato di riferire a Balotelli di avere un trauma che le impediva di andare a scuola.

 

 

A inchiodare l’avvocato sarebbe una conversazione telefonica avvenuta nel 2017 con una collega: “Abbiamo registrato per 20 minuti (riferendosi a un confronto tra la ragazza e Balotelli - adesso voglio una Ferrari gialla e una blu. Abbiamo fatto cento prove, la ragazza è un’attrice nata”. L’accusa di violenza sessuale era già accaduta un anno fa, ma adesso Balotelli ha chiesto ai due 150mila euro di danni.