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Carlos Sainz accusa la Fia: "Perché mi hanno tenuto dietro", l'ombra del complotto contro la Ferrari
A Jeddah l’ha spuntata Max Verstappen su Charles Leclerc, ma che battaglia è stata. I grandi delusi di giornata, invece, sono Carlos Sainz e Sergio Pérez: lo spagnolo terzo al traguardo, il messicano quarto dopo aver montato le hard al giro 16, proprio mentre la Williams di Nicholas Latifi finiva a muro e obbligava il primo ingresso della Safety Car. Ma poi non corretto alla ripartenza e che andava punito per "unsafe realise", quasi mandando contro le barriere il rivale della Ferrari all’uscita della corsia dei box: “È stata una curva un po’ stretta con Perez, quella era la mia posizione — ha detto Sainz al termine della gara — Poi nel finale ho cercato di tenere la terza posizione. Mi ha tolto la possibilità di superare Verstappen. Non ho capito perché non mi abbiano fatto passare, la Fia fa cose che non capisce nessuno. Avrei lottato con Verstappen”.
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Anche Binotto contro Pérez
Tornando a parlare della gara in sé, Sainz dopo le prime due gare di Sakhir e Jeddah può già tracciare un primo bilancio: "Questa gara è stato un progresso rispetto al Bahrain — ha aggiunto lo spagnolo ex McLaren — Abbiamo ancora dei decimi da trovare, ci arriverò. Dopo la Safety Car la Red Bull ha trovato più passo e lì erano forse più veloci di noi. Di sicuro erano meglio nei rettilinei e noi nelle curve”. Anche il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, non ci sta: “La gara è stata decisa da qualche episodio — ha aggiunto l’ingegnere di Losanna, a Sky Sport — Mi spiace la ripartenza di Sainz e la posizione non lasciata subito da Perez: possono decidere la gara. Gara comunque spettacolare, abbiamo fatto 78 punti sugli 88 disponibili, non posso che essere soddisfatto”.
Binotto e il rammarico per l’assetto più carico delle F1-75
Un po’ di rammarico Binotto lo concentra sull’assetto molto carico delle F1-75, che ha funzionato meglio tra le curve con le gialle, e peggio con le hard: “Anche Red Bull era partita con un assetto più carico per poi scaricarlo al sabato – ha detto Binotto, stavolta però al quotidiano tedesco Auto Motor Und Sport – noi invece siamo rimasti con lo stesso livello di carico con cui avevamo approcciato il fine settimana, ma il degrado delle gomme in gara non è stato un fattore”.