Acapulco

Alexander Zverev prende a racchettate in faccia l'arbitro italiano: orrore sul campo da tennis

Alexander Zverev ha totalmente perso la testa all’Atp 500 di Acapulco, dal quale è stato squalificato immediatamente dopo aver aggredito l’arbitro, prendendo a racchettate la sedia, tra l’altro quasi all’altezza delle caviglie. Sebbene il tennista russo non avesse affatto tutti i torti dall’essere risentito nei confronti dell’arbitro, la sua reazione è senza alcuna giustificazione: adesso rischia sanzioni più pesanti dell’esclusione dal singolo torneo.

 

 

E pensare che soltanto la notte prima Zverev era stato protagonista della partita più “notturna” della storia del tennis, dato che era terminata alle 4.54 del mattino. Stavolta aveva appena finito di giocare un doppio con l’amico Marcelo Melo, perdendo al tiebreak del terzo set. A far perdere la testa a Zverev è stato un episodio ben preciso: sotto 6-8, una palla degli avversari che sembrava fuori è stata giudicata dentro dall’arbitro. Il tennista russo ha preteso che l’arbitro scendesse dalla sedia per andare a controllare il segno, chiaramente fuori, ricevendo però un netto rifiuto.

 

 

Subito dopo Zverev e il suo compagno hanno perso e a quel punto il russo è impazzito, cominciando a colpire la sedia dell’arbitro, che tra l’altro era l’italiano Alessandro Germani. Quest’ultimo ha sicuramente sulla coscienza l’errore, ma ciò non giustifica assolutamente la reazione di Zverev.