Uomo chiave

Juventus, tegola-Champions per Allegri: McKennie infortunato, quanto resterà fuori

Lorenzo Pastuglia

Il pari contro il Villareal lascia tutto aperto per il ritorno, ma la Juve di Allegri torna dalla Spagna con i cerotti. In particolare, deve fare i conti per Weston McKennie, uscito dalla sfida degli ottavi di Champions con una frattura al piede sinistro, che dovrebbe tenerlo fuori per almeno due mesi, se non di più. Lo statunitense, uno degli uomini migliori di questa travagliata stagione, è stato costretto a uscire a braccia, soccorso dai sanitari, dopo un intervento scomposto di Estupinian che ha fatto subito temere per la caviglia sinistra del centrocampista bianconero, al limite delle lacrime per il dolore. I primi accertamenti a cui si è sottoposto hanno evidenziato una lesione al secondo e terzo metatarso del piede sinistro, la diagnosi peggiore perché implica un lungo stop.

 

 

 

Il punto su De Sciglio e Alex Sandro - E quella di McKennie non è l’unica gatta da pelare in fatto di infortuni: nel finale è uscito anche Mattia de Sciglio, tanto che Allegri è stato costretto a buttare in campo, senza troppo pensarci, Luca Pellegrini. Per il laterale ex Milan, fortunatamente, solo crampi. Mentre anche Alex Sandro è stato sostituito al riposo da Leonardo Bonucci: il brasiliano ha sofferto di un risentimento al polpaccio destro.

 

 

 

 

I numeri di McKennie in stagione - McKennie finora era stato uno dei migliori della squadra di Allegri, giocando 20 partite in A per realizzare tre reti nei ko con Sassuolo e Verona, e nel successo (2-0) contro l’Udinese in casa. Una presenza nella sconfitta di San Siro contro l’Inter in Supercoppa italiana, sei i match giocati in Champions, senza reti e assist, ma con un grande supporto nel gioco, tanto che i bianconeri sono riusciti a chiudere in testa nel girone H davanti al Chelsea.