Record
Sofia Goggia e il "gel piastrinico". Il segreto dell'agento-miracolo: come l'hanno rimessa in piedi
Tornare forte come prima, a 23 giorni dall’incidente dei Mondiali di Cortina che poteva farle saltare i Giochi di Pechino. E invece no, Sofia Goggia è caduta ma non si è spezzata, non fermata dalla distorsione al ginocchio sinistro con parziale lesione del legamento crociato e microfrattura peroneale. È arrivata carica in Cina ed è andata contro la paura, strappando l’argento dietro alla svizzera Corinne Suter. Un recupero lampo, che è merito anche del reparto di chirurgia ortopedica dell’Irccs di Negrar (Verona) del dottor Claudio Zorzi. Che ha sottoposto alla sciatrice bergamasca un trattamento fatto con il gel piastrinico.
Leggi anche: Pechino 2022, Sofia Goggia confessa: "Quella luce che mi ha guidato". Ombre mistiche dopo l'argento col ginocchio ko
Una procedura su ginocchio, anca e spalla - “Siamo orgogliosi di aver contribuito — ha detto il chirurgo — insieme al coraggio di Sofia e alla sua volontà di ferro, oltre ai suoi preparatori atletici e all'incredibile recupero che ha portato a questo straordinario risultato”. Zorzi ha trattato la Goggia con infiltrazioni di Prp (Plasma ricco di piastrine): "Una procedura largamente applicata sulle articolazioni del ginocchio, dell'anca e della spalla soprattutto in presenza di artrosi — ha aggiunto Zorzi — All'Irccs di Negrar trattiamo 6mila pazienti l'anno e abbiamo registrato una delle casistiche più ampie a livello internazionale. L'impiego sui legamenti crociati è invece più recente ed esistono ancora pochi i casi trattati”.
Il tuo browser non supporta il tag iframe
“Un metodo di medicina rigenerativa mininvasiva” - Il Prp è un gel che si ottiene da un normale prelievo di sangue venoso del paziente, successivamente centrifugato con il risultato di un composto concentrato di plasma e piastrine. Il gel viene iniettato all'interno dell'articolazione con una semplice infiltrazione: "I fattori di crescita presenti nel preparato ematico stimolano il processo riparativo del tessuto, trasformandosi in una potente medicina biologica ad alto effetto anti-infiammatorio — ha concluso Zorzi — Il primo beneficio per il paziente è la scomparsa del dolore, come la stessa Goggia ha riferito. Si tratta di una metodica di medicina rigenerativa, semplice, mininvasiva e ben tollerata, che richiede un intervento di una decina minuti. Il paziente viene dimesso dopo qualche ora di osservazione”.