L'inchiesta

Juventus, "il custode dei segreti di Cristiano Ronaldo": l'avvocato sotto torchio, i bianconeri tremano

Gli inquirenti dell'inchiesta Prisma, sulle plusvalenze fittizie della Juventus, sono a caccia delle "carte segrete" dell'affare Cristiano Ronaldo di cui parlano al telefono a settembre, intercettati, il direttore sportivo bianconero Federico Cherubini e il capo dell'ufficio legale Cesare Gabasio. Il primo, sentito dai magistrati, ha negato di essere a conoscenza di meccanismi finanziari illeciti messi in atto dal club del presidente Andrea Agnelli per "ingannare gli azionisti". Ma le altre intercettazioni e frasi esplicite come "ammortamenti e tutta la m***a che sta sotto che non si può dire" convincono i pm sulla solidità della loro tesi accusatoria, maturata analizzando 3 anni di bilanci Juve e 282 milioni di plusvalenze.

 

 

 



Ronaldo è stato ceduto a fine agosto al Manchester United e l'ipotesi della procura, spiega Repubblica, è che la "carta segreta" sia "una scrittura privata, che non risulta in via ufficiale, e che si riferisca 'al rapporto contrattuale e alle retribuzioni arretrate' di CR7". Forse, si aggiunge, "bonus sui compensi, o un accordo perché a Ronaldo fosse restituita parte delle mensilità volontariamente decurtate dai giocatori in periodo Covid".

 

 

 

 



La perquisizione dello studio di Gabasio non ha portato risultati, lui si è difeso avanzando il "segreto professionale" e presto potrebbe venire ascoltato come "testimone" in una indagine che vede coinvolti il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e soprattutto Fabio Paratici, ex dirigente oggi al Totteham artefice, secondo i pm, di un "sistema" di maquillage di bilancio a fronte di "acquisti scriteriati" non sostenibili senza artifizi finanziari. Come ricorda sempre Repubblica, il bilancio al 30 giugno 2021 ha contabilizzato un passivo di 210 milioni di euro con un indebitamento finanziario netto per 389 milioni