Mito sudamericano
Uruguay, Tabarez esonerato dopo 15 anni: il tramonto del ct in stampelle, la malattia a 74 anni
Fuinisce dopo 15 anni l'era di Oscar Washington Tabarez. L'Uruguay ha esonerato il ct 74enne a causa dei pessimi risultati nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. La Celeste è 16 punti dopo 14 partite, ma soprattutto è reduce da 4 pesanti sconfitte consecutive. Dopo i ko con Brasile e Argentina è arrivato il fatale 3-0 con cui la Bolivia ha schiantato Suarez, Cavani e soci. Sotto il peso dell'onta, la federcalcio uruguaiana non ha potuto guardare in faccia nemmeno a una leggenda vivente come "il Maestro", un passato al Cagliari e al Milan (avventura sfortunata, esonero molto rapido dopo pochi mesi nel 1996-97) ma soprattutto la gloria di una Copa America vinta nel 2011.
Dopo aver guidato la Nazionale già nel biennino 1988-90 (era quella di Enzo Francescoli), Tabarez era tornato nel 2006 diventando da allora il ct durato più a lungo su una panchina internazionale. Sotto la sua gestione, l'Uruguay è tornato una potenza in Sudamerica e nel Mondo, con la partecipazione agli ultimi tre Mondiali (con un quarto posto nel 2010), la vittoria in Copa America e soprattutto una squadra piena zeppa di talento, da Forlan a Cavani e Suarez, da Lugano a Godin. Dopo la Bolivia, il mister aveva detto di “non voler arrendersi né di voler dimettersi", ma di essere anche consapevole che certe decisioni vengono prese altrove. Ora il triste tramonto, anche considerato la grave malattia degenerativa con cui da anni Tabarez combatte con coraggio e orgoglio, al punto di presentarsi in campo in stampelli, faticando ormai a camminare. Se n'è andato in piedi, e questa in fondo è un'altra vittoria.