Nervi tesi
Napoli, Luciano Spalletti sbotta: "Non rompete i cog***, altrimenti resto in campagna". Mistero-Insigne, giallo a Napoli
Nervi tesi per Luciano Spalletti? Ritorniamo a ieri, domenica 31 ottobre. Siamo nel post-partita di Salernitana-Napoli, match vinto 1-0 dai partenopei. Partita a cui però non ha preso parte Lorenzo Insigne. E nel pre-partita il tecnico toscano sembrava aver parlato di una sorta di provvedimento disciplinare contro il capitano: "Insigne in panchina per una questione di discorsi interni tra noi", aveva tagliato corto un Spalletti un pizzico misterioso.
Ma poi, finita la partita, ecco che la versione cambia sensibilmente. Il mister, in conferenza stampa, spiega: "Insigne ha un affaticamento muscolare e rischiava solo di farsi più male. L'ho fatto decidere, mi ha detto che sarebbe entrato se ce ne fosse stato bisogno. Ma anche 30-35 minuti erano troppi. Mettere un giocatore così tecnico alla fine mi sembrava inopportuno, evitando ogni tipo di rischio. Non c'è nessun caso, nessun altro problema", ha spiegato. Insomma, due versioni che appaiono piuttosto discordanti.
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Ma ovviamente non è finita. Perché poi, tra un'intervista e l'altra nelle diverse tv, dopo che ovviamente arrivavano domande sul caso-Insigne, ecco che Spalletti sbotta: "Ieri Insigne aveva sentito questo fastidio muscolare. Finito l'allenamento eravamo fiduciosi, stamattina è venuto e mi ha detto che aveva il muscolo impastato. Mi ha detto se c'è bisogno ci sono per la squadra, altrimenti lo valutiamo. Quindi abbiamo valutato la cosa, se si faceva male chi me lo ridava?", ha ribadito. E ancora: "L'avrei messo se fossimo rimasti in 11, ma in 10 uomini era una battaglia e diventava rischioso farlo venire a fare i contrasti in area di rigore. Perché volete darne un taglio personale a questa situazione - cresce d'intensità -? Già vedo i titoloni. Ora divento antipatico di nuovo. Sono stato due anni in campagna dite, ora se non rompete i cog*** sono tornato, altrimenti ci stavo cinque anni in campagna. Non è accaduto nulla", ha concluso un nervosissimo Spalletti. Che succede?