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Gigio Donnarumma, Leonardo del Psg: "Il calcio? Tenuto in piedi da Berlusconi e Moratti, ora si adegui"
«Donnarumma se non veniva da noi andava da qualcun altro, ma non c'è mai stata intenzione di portarlo via a zero dal Milan. Noi non abbiamo mai contattato Gigio prima di giugno. Mai. Non avevamo l'idea di prenderlo... A giugno era ancora libero, abbiamo parlato e abbiamo deciso di fare così. Non c'è mai stato un lavoro prima».
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Lo ha detto Leonardo, direttore sportivo del Psg, ospite del Festival dello sport di Trento. Il dirigente brasiliano spiega che «oggi ci sono tre forme di gestione: fondi, associazioni senza scopo di lucro come le grandi squadre spagnole e le ricchezze private. Il calcio di oggi non vive solo sulle ricchezze, ma soprattutto sulla capacità di decidere velocemente. In Italia per decenni sono stati i privati tenerlo in piedi: Berlusconi, Moratti e Agnelli. Ora deve sapersi adeguare».
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Autore del colpo dell'estate, Messi strappato al Barcellona, Leonardo racconta: «Il rapporto con Messi non è nato così, c'è un lavoro di costruzione e gettare le basi per anni successivi. Messi è il finale di un lungo lavoro iniziato con Neymar. Messi era convinto di rimanere con il Barcellona, ma noi ci siamo mossi perché era in scadenza e gettato le basi per un confronto di idee. Vincere insieme la Champions sarebbe la consacrazione».