Crede a quel che dice?
Gigio Donnarumma fischiato Mino Raiola senza vergogna: "Sono disgustato", e giù insulti al Milan
Tengono ancora banco i fischi a Gigio Donnarumma, la sonora e rumorosa contestazione incassata dal portiere a San Siro nel match tra Italia e Spagna. Pioggia di fischi per il portiere che ha scaricato a parametro zero il Milan, dopo contratti multi-milionari e dopo aver assunto anche il fratello. Elegante? No. Comprensibile? Sì.
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E ora, nella disputa dei fischi, ecco entrare a gamba tesa anche Mino Raiola, l'agente di Donnarumma, il quale ha a lungo "brigato" per allontanarlo a parametro zero dal Milan per incassare il più possibile sulle commissioni. Bene, ora Raiola, intervistato dal Corriere dello Sport, ha l'ardore di alzare il ditino e fare la morale: "Sono disgustato dai fischi a Gigio. E adesso mi chiedo perché il Milan non sia intervenuto ufficialmente per prendere le distanze dalla contestazione, per difenderlo in qualche modo", spara.
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Forse, Donnarumma non ricorda che nei giorni precedenti alla partita, l'intera dirigenza del Milan aveva speso parole distensive su Donnarumma, ringraziandolo per quanto fatto in rossonero. E ancora, Raiola addirittura invoca una "presa di distanze dalla contestazione", che per quanto sgradevole è stata civile, si è limitata a dei fischi, e da che mondo e mondo non si è mai vista una società prendere le distanze dai... fischi.
Forse, Raiola si riferiva allo striscione esposto dagli ultras vicino all'albergo della nazionale prima della partita: "Uomo di mer***". Ma tant'è, non è vero che i dirigenti del Milan non si siano esposti. Quando gli ricordano come Donnarumma sia accusato di ingratitudine, risponde: "Gigio è un ragazzo che ha sempre dato tutto sia alla Nazionale, contribuendo alla vittoria dell’Europeo, dove è stato eletto miglior calciatore del torneo, sia al Milan dove è rimasto fedele nei momenti più bui e difficili della società, mettendoci cuore, impegno e professionalità fino all’ultimo giorno, e contribuendo a riportare la squadra in Champions. Trovo strano e molto deludente che il Milan, che conosce la verità, non abbia preso le distanze da questo inaccettabile e ingiusto comportamento. La verità è che il Milan non ha saputo o potuto tenerlo", conclude. Ma il tentativo di Raiola appare maldestro. Esattamente come la fuga di Donnarumma dal rossonero...