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Champions da incubo: il Milan battuto dal Liverpool in un 3 a 2

Il Milan sogna l’impresa ma inizia con una sconfitta il cammino nell’infernale girone B di Champions League. Ad Anfield è il Liverpool a passare per 3-2 in un match ricco di colpi di scena. In un confronto che evoca ricordi contrastanti nella mente del Diavolo, il battesimo nel ritorno in Champions è da incubo. Dopo meno di nove minuti, il Liverpool è già avanti e concretizza un avvio straripante anche con un pizzico di fortuna, con il tocco di Tomori sul cross di Alexander-Arnold che non lascia scampo a Maignan. Il portiere rossonero è costretto agli straordinari e al 14′ tiene a galla i suoi ipnotizzando Salah dal dischetto (tocco col braccio di Bennacer) e sbarrando la strada a Diogo Jota sulla ribattuta. Il Milan è stordito e incapace di reagire, stringe i denti aspettando la fine della bufera e risorge al tramonto del primo tempo. Un lampo di Rebic al 42′ vale l’1-1 al termine di un’azione corale e due minuti più tardi arriva addirittura il vantaggio: al 44′ Robertson salva sulla linea su Theo Hernandez ma Diaz non può sbagliare a porta vuota per il 2-1. Ma nella ripresa bastano quattro minuti per far cambiare di nuovo il vento: dal possibile 3-1 di Kjaer non convalidato per fuorigioco di Hernandez al pareggio al 49′ di Salah, che finalmente batte un Maignan per la prima volta incerto all’interno della sua grande serata. Il Milan ritorna a patire sul palleggio degli avversari e nella bolgia di Anfield, Kjaer e Tomori fanno da schermo e allora è capitan Henderson a pescare il jolly: controbalzo dal limite sugli sviluppi di un corner e nuovo sorpasso Reds, questa volta definitivo. Pioli gioca la carta Giroud – di ritorno in campo dopo la positività al Covid – ma il francese non riesce a incidere, così come Daniel Maldini (sotto gli occhi di papà Paolo) al posto di uno stremato Rebic negli ultimi dieci minuti. Il Liverpool incassa i primi tre punti, il Milan proverà a rifarsi con l’Atletico Madrid tra due settimane.