Delle regole se ne frega
Tokyo 2020, lo sfregio di Micheal Andrew: "Non respiro", il gesto del nuotatore no-vax che scatena la bufera
Ha fatto parlare di sé prima ancora di arrivare alle Olimpiadi di Tokyo 2020: Michael Andrew, nuotatore americano no vax, si è presentato in conferenza senza mascherina facendo arrabbiare la stampa. Già tre settimane prima dell'inizio dei Giochi una sua dichiarazione aveva fatto discutere. Il 22enne del Minnesota aveva spiegato il motivo del suo no al vaccino: "Non voglio introdurre nel mio corpo sostanze che potrebbero provocare reazioni e pregiudicare. Sono un atleta di alto livello, devo calcolare tutto e non voglio rischiare di perdere giorni di allenamento".
Alla fine, però, la gara di Andrew non è andata proprio benissimo: è riuscito a raggiungere solo un deludente quinto posto nei 200 misti. La stampa e gli organizzatori delle Olimpiadi, però, non hanno apprezzato il suo intervento in conferenza senza mascherina dopo la gara. Uno sgarbo, visto che tutti gli altri atleti -vaccinati e non - indossano sempre il dispositivo di protezione. A sollevare il caso è stata Christine Brennan, inviata di Usa Today: "Questa è una imbarazzante situazione tutta americana. Un insulto a tutti i suoi compagni che hanno seguito in modo disciplinato le regole e hanno indossato mascherine davanti ai giornalisti. E' incredibile che la federnuoto Usa lo abbia consentito".
Il nuotatore, però, come riportato da Usa Today, non avrebbe nessuna intenzione di modificare il proprio comportamento: "Per me è difficile respirare dopo aver sottoposto il mio corpo a uno sforzo in acqua, credo che la mia salute sia più legata alla capacità di respirare che a proteggere ciò che esce dalla mia bocca. Ci sono procedure, ottimo. Ma, alla fine, siamo tutti stati in quarantena e siamo stati sottoposti allo stesso protocollo di test: c'è un livello di sicurezza che ci consente di essere a nostro agio".
Leggi anche: Tokyo 2020, disturbi mentali e farmaci illegali: Simone Biles, l'ombra del doping. Ciò che nessuno sapeva sul dramma