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Euro 2020, Bruno Pizzul telecronista per la finale? Un'amara verità: "Ora lo vogliamo perché è tutta una noia"

Alessandro Dell'Orto - Tommaso Lorenzini

Se i centrocampisti - durante le sue meravigliose e appassionate telecronache- avevano sempre il problema di girarsi, la Rai ora, per la finale di Euro2020, avrà il problema di riciclarsi. Già, nel senso che il giornalista Alberto Rimedio, che domani avrebbe dovuto commentare Italia-Inghilterra, è positivo al Covid e quindi dovrà essere rimpiazzato. Chi mettere al suo posto? Il totosostituto ha già fatto scatenare i tifosi: con molta probabilità verrà promosso Stefano Bizzotto, ma i social si sono divisi tra chi vorrebbe la voce di RadioRai, Francesco Repice, oppure l'affascinante, quanto impossibile, ritorno dell'indimenticato Bruno Pizzul (l'hashtag #VoglioPizzul è andato alla grande).

 

 

Sì, proprio il vocione nasale più amato dagli italiani, quello che è tutto molto belloooo, il narratore delle imprese azzurre che non ha mai vinto nulla (in Spagna '82 c'era Martellini e lui - che sfiga- è andato in pensione nell'agosto 2002, quattro anni prima del trionfo di Berlino), ma che ci raccontava la Nazionale con semplicità ed efficacia.

 

 

«Mi fa piacere che la gente si ricordi ancora di me, ma francamente l'idea non è da prendere in considerazione», ha commentato Pizzul. Peccato. Perché le telecronache di adesso sono davvero insopportabilmente noiose: si urla per nulla, si danno spiegazioni ridicole, si cerca sempre e solo l'enfasi. E così è tutto molto brutto.