Cupi sospetti

Euro 2020, la denuncia di Ivan Zazzaroni: "Il grande cetriolo". Finalissima falsata e furto all'Italia? Le ragioni politiche

"Fino a mercoledì sera, ovvero fino ai due palloni in campo e alla topica di Danny Makkelie, sospettavamo in solitudine; eravamo gli unici a segnalare ripetutamente come questo Europeo puzzasse di anglofilia e anti-italianismo da Superlega e non solo. Ieri, però, sui cieli di Londra è apparso a tutti The Big Cucumber, il Grande Cetriolo, destinato - secondo i più - alle parti nascoste degli italiani. Italiani ai quali un destino cinico e un po’ baro, oltre alla bravura degli azzurri, hanno assegnato un compito che definirei socio-politico: evitare che l’Inghilterra di Boris Johnson, appena uscita dall’Europa, proprio d’Europa si laurei campione". Così scrive Ivan Zazzaroni nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, a proposito della finale di Euro 2020 Italia-Inghilterra.

 

Zazzaroni, infatti, sottolinea che, "nel primo Europeo itinerante della storia l’Inghilterra è stata l’unica a “itinerare” pochissimo (cinque partite a Wembley e una a Roma) non può essere considerata malainformazione. La nostra Nazionale, dopo le prime tre all’Olimpico è andata per aeroporti e rientri notturni, due volte a Wembley e una a Monaco. Altre nazionali si sono sorbite lunghe trasferte a Baku e Siviglia e insomma un bell’aiutino ai ragazzi di Southgate l’Uefa l’aveva già dato", chiarisce il direttore del Corriere dello Sport.

 

 

 

 

Infine spiega che, "in Inghilterra-Danimarca, si è consumato un autentico delitto calcistico davanti agli occhi di William: due palloni in campo nell’azione che ha portato al rigore inesistente e nessuno se n’è accorto. Il Var non poteva intervenire sui palloni, ma sul rigore sì. Poi la beffa finale: domenica sera per l’Uefa, arbitra Kuipers, sarà Italia-Inghilterra e non il contrario. A Wembley, davanti a 60mila inglesi e alla Royal Family, giocheremo in casa", conclude Zazzaroni.

 

 

 

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