Vittoria ai quarti
Euro 2020, le pagelle di Italia-Belgio: Donnarumma e Chiellini, due giganti, soltanto due insufficienze (gravi)
L'Italia batte il Belgio 2-1 e vola in semifinale agli Europei di calcio. Gli azzurri di Mancini, trascinati dai gol di Barella e Insigne e dalle parate di Donnarumma, affronteranno ora la Spagna a Wembley. Ecco le pagelle della sfida di Monaco di Baviera.
DONNARUMMA 7: tra il 20' e il 25', una parata straordinaria su De Bruyne e una ordinaria su Lukaku. Dopo quattro partite di vacanza, è chiamato alle armi dalla prima Nazionale del ranking: lo sapeva e si fa trovare pronto.
DI LORENZO 5: in vantaggio 2-0 a un minuto dall'intervallo, quella spinta, pur leggera, non puoi permettertela. Il 19enne Doku (per quanto tosto) è sul fondo, può al massimo crossare, ma tra i due è il più furbo. Dopo il rigore causato alterna una gran giocata ad una dannosa.
BONUCCI 6.5: inaugura una prestazione da vecchio Bonucci, a proteggere le uscite di Chiellini e a lanciare i compagni sulle fasce, con un gol giustamente annullato per fuorigioco.
CHIELLINI 7.5: i muri di Coverciano narrano che avrebbe potuto giocare già una settimana fa, ma non voleva bruciarsi i quarti, il Belgio e il duello con Lukaku. Si diverte, quanto si diverte ad aggredirlo alle spalle, a rendergli scomodo ogni appoggio, a farlo innervosire: la sua partita ideale.
SPINAZZOLA 7: abbandona Chiellini per un tempo ma è previsto dalla strategia di gara: deve abbassare Meunier. Ci riesce. E al solito è la prima fonte di gioco degli azzurri. Nella ripresa c'è da soffrire, lo capisce e fa il terzino: la "parata" di anca su Lukaku vale un gol. Europeo pazzesco che finisce con il consueto problema fisico: può essere una perdita bestiale (34' st Emerson sv).
BARELLA 7: mamma mia, che gol. Da centravanti autentico quale non è, usa il corpo per difendere il pallone come se fosse la cosa più preziosa al mondo, lo nasconde a tre avversari, sbuca e tira nell'angolo basso dove Courtois non può arrivare.
JORGINHO 7: De Bruyne gli sfugge un paio di volte alle spalle, e si sapeva: è in inferiorità numerica, soffre le folate dei belgi. Media però con la fase di rifinitura: chiama i tempi del pressing alla perfezione e smista con grande ritmo.
VERRATTI 6.5: recupero palla alto, nonostante l'ammonizione e il rischio, alla mezz' ora: qui nasce il gol-capolavoro di Barella. Intuito del campione, pressione del mediano, passaggio rapido del trequartista: c'è tutto in un attimo decisivo. Nella ripresa cala, boccheggia, soffre ma non molla (29' st Cristante 6).
CHIESA 6.5: esegue l'ordine di Mancini, tenere la linea laterale e allargare Vertonghen. Fin troppo diligente se è vero che quando converge e si dà all'anarchia tattica, sfiora il gol: tiro che fiancheggia il palo e slalom tra i belgi. È tambureggiante.
IMMOBILE 4.5: difende il pallone "alla Lukaku" tuttavia non è il suo mestiere: spalle alla porta è a disagio, non riesce a tenere nemmeno un pallone o a restituirlo pulito ai compagni. Vermaelen, non un fulmine di guerra, ha gioco facile (29' st Belotti 5.5).
INSIGNE 7: all'inizio pecca nell'ultima scelta, sbagliando nel concetto prima che nell'esecuzione, ma insiste e trova la chiave che impenna il morale: il tocco che manda al bar Tielemans è un gioiello, il tiro un po' meno a giro che si infila nel sette per il momentaneo 2-0 è ordinaria amministrazione. Nella ripresa cresce, governa e manda in porta Spinazzola (34' st Berardi sv)