Tensioni
Juventus, l'addio al veleno di Igor Tudor: "Pirlo ha scelto me e poi mi ha messo sullo stesso piano del suo amico Baronio"
È un addio al veleno, quello di Igor Tudor alla Juventus. Dalle colonne di Sportske Novosti l’ex assistente di Andrea Pirlo ne ha avute per tutti, anche per lo stesso allenatore che lo aveva voluto al suo fianco nella (breve) avventura con il club bianconero. Innanzitutto Tudor ha difeso i risultati ottenuti quest’anno: “È stata dura, ma alla fine siamo riusciti a qualificarci in Champions League, abbiamo anche vinto la Coppa Italia, eppure ci hanno cacciato. Mi dispiace e non lo trovo giusto”.
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Tudor però dimentica che la Juventus aveva vinto gli ultimi nove scudetti consecutivamente e soprattutto puntava a far bene in Champions League, dove invece è stata eliminata subito per mano del modestissimo Porto. Inoltre in campionato un abisso ha separato i bianconeri dall’Inter campione d’Italia: senza il regalo del Napoli, che all’ultima giornata si è suicidato pareggiando in casa con il Verona, la Juventus non sarebbe neanche arrivata tra le prime quattro, con ingenti danni economici.
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Poi Tudor ha comunicato di aver preso una decisione importante: “Non sarò mai più l’assistente di nessuno”. Il perché è presto spiegato: “Alla Juve mi ha chiamato Pirlo. C’era una lista con cinque nomi compilata dalla società e Paratici ha lasciato a Pirlo la decisione. E lui ha scelto me. Ma siccome è molto amico di Baronio, ha preso anche lui e un altro, un analista, e ci ha messo tutti sullo stesso livello. Non era giusto, perché dopo tutto io sono un allenatore. Però ho accettato perché era la Juve”.
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