Il campo e i conti
Antonio Conte e Inter, "sarà addio". Indiscrezione clamorosa: "Suning smantella, cessioni e taglio stipendi". E il mister se ne va
Clamorosa svolta nella notte: Antonio Conte verso il divorzio dall'Inter. A scriverlo è la Gazzetta dello sport, secondo cui decisiva per la scelta del tecnico fresco campione d'Italia sarebbe la presa d'atto di un drammatico (sportivamente parlando) ridimensionamento tecnico del progetto nerazzurro. "L’addio ufficiale potrebbe arrivare nell’arco delle prossime 48 ore - scrive la Rosea -, il tempo necessario per ratificare la chiusura del rapporto e lasciarsi con dispiacere e rimpianto, ma senza liti e rancori". Di fatto, sarebbe saltato anche il faccia a faccia con Zhang e i dirigenti (già slittato), visto che la situazione sembra chiara.
Conte chiede un mercato all'altezza delle aspettative, per affrontare la Champions League da protagonisti e confermare il primato in campionato. Suning invece mette al primo posto le pesantissime esigenze di mercato: dopo il prestito ricevuto dal fondo americano Oaktree di 275 milioni, da restituire in 3 anni (se non accadrà, i cinesi dovranno passare di mano la proprietà agli americani), l'obiettivo è di avere un attivo di 100 milioni a stagione. Come? Marotta e Ausilio dovranno studiare un piano draconiano che prevede cessioni, qualcuna eccellente, operazioni in entrata a basso costo e miratissime, plusvalenze e soprattutto taglio del monte stipendi del 20%. Tutto incompatibile con l'idea di Conte di portare a Milano altre stelle al livello, per esempio, di Lukaku, Lautaro Martinez o Eriksen.
"Questa operazione difficile - scrive la Gazzetta - non vedrà però Conte al timone, a meno di pressoché impossibili ripensamenti. Il tecnico da mesi era stato chiaro, non avrebbe accettato l’idea di vedere minato il durissimo lavoro svolto in questi due anni, e che lo ha portato a vincere lo scudetto". Anche perché tra le condizioni poste da Conte per continuare insieme c'era anche il veto sulle cessioni dei big. A questo punto, però, nulla può essere escluso, compresa la partenza di uomini dal grande mercato come Brozovic, Skriniar e Bastoni su su fino ad Hakimi (una tentazione del Psg) alla coppia del gol Lu-La, con Lautaro che piace in Spagna e Big Rom che potrebbe attrarre il Manchester City.
Prima difficile prova per i dirigenti nerazzurri sarà trovare l'allenatore per il "nuovo corso". La suggestione è quella di Massimiliano Allegri, che però difficilmente potrebbe rimettersi in gioco dopo l'addio alla Juve e i due anni sabbatici con un progetto "al ribasso" ancorché affascinante. L'altro nome che gira è quello Il secondo è Maurizio Sarri, quindi due piste più a buon mercato: Simone Inzaghi, in uscita dalla Lazio, o Sinisa Mihajlovic dal Bologna.