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Inter, dopo la festa scudetto pensa già a tre colpi mirati per non far agitare ancora Conte

Federico Strumolo

Uno dei tanti vantaggi di vincere lo scudetto con quattro giornate d'anticipo è che consente all'Inter di poter già programmare la prossima stagione (senza deconcentrarsi sul presente, come dimostra il 5-1 alla Sampdoria di Ranieri, che ha fatto tributare dai suoi l'omaggio pre gara: gol di Gagliardini, doppietta di Sanchez, Pinamonti - fino a ieri 59 minuti giocati - e Lautaro, oltre al gol dell'ex Keita). Un'annata che, nei piani della società, servirà a confermarsi al vertice. Perché se è vero che ci sarà un taglio dei costi (necessario, considerata la situazione finanziaria generale), non significa che l'Inter vivrà un drastico ridimensionamento. La volontà del club, d'altronde, è di consolidare la leadership, adesso che è finalmente riuscito a spodestare la Juventus.

 

 

Per abbassare il monte ingaggi (che sfiora i 150 milioni, la Vecchia Signora è in testa a 236) si cercherà di sfoltire la rosa lasciando partire giocatori fuori dal progetto, partendo da Kolarov, (35 anni), 3 milioni di ingaggio (l'accordo scade a giugno, l'opzione di un anno non sarà esercitata), Vecino (29), 2,5 milioni di stipendio (scad. 2022) e Young (35), 3 milioni (scad. a giugno). Mentre l'ad Marotta conferma la possibilità di tagliare i premi scudetto: «Non ci sono tensioni, ma in settimana saranno avviati colloqui coi giocatori per sensibilizzarli sul momento». Ma chi arriverà? Il sogno si chiama De Paul (26), 9 gol e 9 assist in 33 partite di A con l'Udinese.

 

 

L'argentino vale 40 milioni e rappresenterebbe un innesto di qualità per la mediana. Sempre da Udine, potrebbe arrivare il portiere Juan Musso (27), considerando i dubbi sul rendimento dell'attuale capitano Handanovic (36, stipendio da 3,2 milioni). L'estremo difensore è stato protagonista in negativo anche contro la Samp (imperfetto sul gol di Keita) e difficilmente rinnoverà l'intesa in scadenza nel 2022 (magari già dal prossimo anno potrebbe esserci un binomio in porta). Poi la volontà di Conte è di rinforzare la fascia sinistra, con Emerson Palmieri (26) in pole: l'esterno del Chelsea (allenato dal tecnico a Londra nel 2018) ha giocato solo due partite di Premier. Con lui potrebbe arrivare Giroud (34), altro giocatore fuori dal progetto di Tuchel (4 gol in 15 presenze in Premier) e che occuperebbe la casella del vice Lukaku (mentre il suo partner Lautaro rinnoverà in settimana, 5 milioni a stagione). Pinamonti, in gol contro la Samp, proverà a giocarsi le sue carte, ma le sole 6 presenze in A (tutti spezzoni) fanno pensare ad una cessione, con il Verona in pressing (e attenzione al possibile inserimento di Dimarco, già in prestito, nella trattativa).