Nerazzurri
Inter, Zhang tagli gli inutili: ecco tutti i giocatori che salteranno
Non resterà con le mani in mano Steven Zhang, tornato a Milano sei mesi dopo l'ultima apparizione. Una lunga assenza legata al drastico mutamento della politica estera calcistica di Pechino (che ha imposto restrizioni, chiusure dei rubinetti e obbligato la famiglia Zhang a cercare soci/investitori), tanto da far pensare che il basso profilo sia stato "suggerito" al 29enne presidente dell'Inter dal regime. Adesso però l'agenda è fitta di incontri e decisioni non rimandabili, seppure i festeggiamenti per lo scudetto imminente avranno il loro spazio e la concessione di piccole divagazioni, come l'arrivo di Zhang in sede al volante di una Fiat 500 Abarth customizzata con i colori interisti: chissà come l'hanno presa a Torino...
Leggi anche: Cambia l'inno, l'ultima rivoluzione in casa-Inter: spunta Max Pezzali, indiscrezioni sul nuovo brano
Oggi il patron dovrebbe recarsi alla Pinetina per salutare Conte e la squadra prima della partenza per Crotone. Ma per Steven c'è più di una partita da giocare. C'è quella economica, con i fondi Bain Capital e Oaktree entrati in gioco con i 250 milioni di prestito a Suning per ridare fiato all'Inter e la possibilità di pagare stipendi e scadenze. C'è poi l'aspetto di campo, anch' esso legato alla questione finanziaria. Antonio Conte, 12 milioni di ingaggio e scadenza nel 2022, per poter rinnovare (sta girando voce che la cifra proposta al mister sia inferiore) ha necessità di veder confermati i migliori. In quest' ottica, il club vedrà entro la prossima settimana Lautaro (lo stipendio dovrebbe raddoppiare a 5 milioni), Bastoni e De Vrij, pilastri del progetto e tutti in scadenza nel 2023. Lukaku, altro punto fermo contiano, la scorsa settimana era stato accostato al City, ieri il Sun lo ha messo nella lista della spesa del Chelsea (dove ha già giocato da giovanissimo): benché il suo sia l'ingaggio più alto della rosa, 7,5, l'Inter non vuole perderlo.
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Per rinforzare la squadra, necessario anche in ottica Champions, Zhang dovrà lavorare sul monte ingaggi di 149 milioni lordi (il secondo dietro alla Juve, 236) e destinato a salire nel 2021/22 per effetto degli adeguamenti già previsti. In rosa al momento c'è gente come Pinamonti (21 anni, scadenza 2024) che ha giocato 59 minuti e prende 1,8 milioni netti (che saliranno a 2: più di Bastoni, 1,5); Vecino (29, scade nel 2022) ha giocato 30 minuti e ne prende 2,4; Kolarov (35) ha "giocato" 712 minuti e incassa 3,5 milioni, difficile che la società eserciti l'opzione di un altro anno; Young, 31 anni e in scadenza, libererà il club dei 3 milioni di ingaggio. Il totale fa una quindicina di milioni lordi. Nel discorso tagli potrebbe rientrare Vidal (33): l'ingaggio di 5 milioni salirebbe a 6,5: ci sono davvero le condizioni per farlo?
L'arrivo di Zhang dovrebbe sbloccare anche la questione del prossimo sponsor di maglia. Dopo l'uscita di Pirelli, dopo 26 anni, si è parlato di un sito web per adulti e anche di Samsung, ma ancora non c'è un nome preciso, considerato che la cifra da garantire sarebbe sui 25 milioni all'anno. Tra i diversi temi sul tavolo di Zhang c'è anche la questione stadio. Ieri il Comune di Milano ha concesso una proroga del termine per la consegna della documentazione integrativa chiesta a nerazzurri e al Milan per il progetto del nuovo San Siro. «Sono a disposizione delle squadre, se il tema fosse solo lo stadio per me potrebbero cominciare anche domani», le parole del sindaco Sala.