Il piano di Pinto

Roma, se parte Dzeko pronto il nuovo bomber: un terremoto in Serie A

La nuova Roma di Tiago Pinto, giovane direttore generale portoghese e plenipotenziario dei Friedkin, sarà una società diversa dentro e fuori dal campo. Secondo Leggo, una delle priorità sarà costruire una rete di scouting "sul modello di quella del Benfica", e con un budget ambizioso si andrà a lavorare sul mercato, indipendentemente da quale coppa i giallorossi giocheranno la prossima stagione. Si parla di un "addio non traumatico" dell'allenatore attuale, il connazionale di Pinto Paulo Fonseca, brillante in Europa League ma troppo discontinuo in campionato. Solo un'eventuale vittoria in coppa potrebbe far confermare il tecnico, ma non è detto che lo stesso allenatore accetti il rinnovo automatico previsto da contratto in caso di qualificazione in Champions League (garantita, appunto, da una vittoria in EL). Il preferito per la panchina sarebbe Maurizio Sarri, garanzia di bel gioco ed esperienza (con Napoli, Chelsea e Juve). Possibile sorprese Gian Piero Gasperini dell'Atalanta, mentre sembra tramontata la pista che porta a Max Allegri.

 

Sul fronte giocatori, priorità a piazzare gli esuberi (Fazio, Pastore, Under, Kluivert, Nzonzi e Olsen). Dopo mesi di tensione, sembra essere rientrato il caso Edin Dzeko: senza Fonseca, il bomber bosniaco dovrebbe restare a meno di clamorose offerte (per un 35enne), anche se resta il nodo contratto (7,5 milioni sono giudicati una follia). Per questo Pinto si sta guardando intorno e nella lista della spesa brillano il centravanti del Torino Andrea Belotti e quello della Fiorentina Dusan Vlahovic, con possibilità di investimento tra i 25 e i 35 milioni. Non si sblocca ancora il rinnovo con Mkhitaryan: servirà un nuovo incontro con l'agente del fantasista armeno, Mino Raiola.