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Haaland, autografo al guardialinee? Deliranti polemiche, poi la scoperta: "Perché lo ha fatto", ora tutti muti
Tutti pazzi per Erling Braut Haaland. Purtroppo il suo assist per Marco Reus non è bastato a portare a casa un risultato positivo nell'andata dei quarti di finale, persa per 2-1 contro il Manchester City di Pep Guardiola. Questa volta non parliamo tuttavia delle sue gesta in campo o del suo prezzo d'acquisto che il giovanissimo norvegese sta facendo schizzare alle stelle. Haaland si è infatti reso protagonista di un retroscena che non è andato giù a tutti. Poco dopo il fischio finale della gara contro il City, l'attaccante è stato fermato nel tunnel dal guardalinee Octavian Sovre, che gli ha chiesto un autografo sul suo cartellino giallo.
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Il 20enne lo ha subito accontentato, firmando sotto gi occhi di tutti il cartellino del membro della terna arbitrale. L'episodio non è stato apprezzato da tutti, che hanno viso nella richiesta di Sovre una mancanza di professionalità. Si è presto espresso a difesa del romeno Pep Guardiola che ha dichiarato: "Magari era semplicemente un fan, perché non avrebbe dovuto farlo?" e ha aggiunto "La direzione arbitrale è stata perfetta". Sovre era già finito al centro delle polemiche nella discussa gara tra Basaksehir e Paris Saint Germain, che aveva visto un fraintendimento di comunicazione tra l'arbitro della gara e Demba Ba, attaccante del club turco.
Anche questa volta è bastato poco per scatenare le polemiche. Ma quelli che hanno aspramente criticato il gesto di Sovre, almeno sanno il motivo di quel autografo? Sovre è membro di SOS Autism Bihor, un'associazione che raccoglie fondi per una comunità per bambini autistici. La presidente della comunità si è detta molto rattristata delle polemiche e ha dichiarato: "Non tutti lo sapranno, ma Tavi (Sovre) è un nostro volontario da tanti anni. Gli autografi di giocatori famosi che ci ha consentito di raccogliere in questi anni sono stati messi all'asta per raccogliere fondi per la nostra associazione".