dopo la delusione in europa

Milan, colpaccio a Firenze, Pioli resta in scia a Inter

Il Milan rialza la testa dopo la delusione con il Manchester United, dimostrando di avere ancora molto da dire. Smaltita la botta europea, i rossoneri ripartono dal campionato conquistando a Firenze una vittoria pesantissima che cancella anche la sconfitta con il Napoli. Al termine di un match divertente e combattuto la squadra di Pioli, nonostante resti in stato di emergenza viste le assenze, si impone 3-2 e ottiene tre punti che rafforzano il secondo posto in classifica, anche grazie all'inatteso ko della Juventus con il Benevento. Ma il successo permette anche al Diavolo di non svestire i panni dell'anti-Inter. La Fiorentina combatte, ma resta a bocca asciutta. Dopo il vantaggio siglato dal rientrante Ibrahimovic, i viola rispondono con Pulgar e Ribery. Brahim Diaz e Calhanoglu però firmano la contro-rimonta rossonera.

 

Ibra si riprende l'attacco del Milan tornando titolare dal 1'. Alle spalle dello svedese il trio formato da Saelemaekers, Calhanoglu e Brahim Diaz. Prandelli si affida al tandem offensivo Vlahovic-Ribery, a centrocampo Eysseric è preferito a Venuti sulla fascia sinistra. Subito un brivido in area milanista su un colpo di testa di Caceres, Donnarumma è scavalcato ma c'è Tomori. Bastano nove minuti a Ibra per catalizzare la scena: sul lancio chirurgico di Kjaer, lo svedese scatta sul filo dell'offside e batte Dragowski. Il Var dà via libera, Martinez Quarta tiene in gioco l'attaccante. Non si fa attendere la risposta dei viola, con Pulgar che trafigge Donnarumma su punizione spedendo la palla sotto l'incrocio (17'): il portierone rossonero tocca, ma non basta. E intorno alla mezz'ora la Fiorentina sfiora il vantaggio con uno splendido tacco di Pezzella sugli sviluppi di un angolo: il palo salva Donnarumma. Ibra pareggia il conto dei legni: il suo tocco sotto, su invito di Calhanoglu, scavalca Dragowski ma vede la palla sbattere sulla traversa. Prima dell'intervallo, Milan pericoloso con il primo spunto del match di Calhanoglu: il destro è potente, palla di un nulla a lato. Poco dopo cambio forzato per Prandelli, costretto a mandare tra i pali Terracciano per l'infortunato Dragowski.

 

 

La Viola completa la rimonta nella ripresa: Vlahovic serve in area Ribery che conclude di prima intenzione, Donnarumma è di nuovo battuto (51'). Vlahovic tenta poi l'atto di forza in area, la difesa rossonera riesce a disinnescarlo. Non c'è respiro: sette minuti dopo ecco la replica del Diavolo, sugli sviluppi di un corner: Kjaer fa sponda per Brahim Diaz che da distanza ravvicinata firma il 2-2. Pioli applaude e getta dentro forze fresche con un doppio cambio: Bennacer e Castillejo rilevano Tonali e Saelemaekers. La rete inietta fiducia e entusiasmo negli uomini di Pioli, ancora sfortunati: la traversa ferma il velenoso tiro-cross di esterno di Ibrahimovic dalla distanza. Poi è Theo Hernandez a non sfruttare una grandissima chance su ottimo lancio di Brahim Diaz: il francese spedisce a lato. La mossa di Prandelli è l'ingresso di Venuti per Castrovilli, ma il Milan si riporta avanti: Kessié giunge al limite e serve Calhanoglu che firma il 2-3 con un diagonale perfetto sul secondo palo (73'). Nelle file viola in campo Callejon e Kouame per il forcing finale, nelle file rossonere Pioli si cautela in mezzo con Krunic che rileva Brahim Diaz e prima del recupero con Meité al posto di Calhanoglu. Nemmeno il grande ex Bonaventura, con un tentativo da fuori, riesce a cambiare l'esito finale.