Serie A

Serie A, la Lazio si "vendica" dell'Atalanta: c'è lo scatto Champions. Mentre il Genoa non si ferma più e travolge il Crotone

ATALANTA-LAZIO

Prosegue senza ostacoli la marcia della Lazio, corsara di prepotenza anche sul campo dell'Atalanta, vendicando la sconfitta patita in Coppa Italia. La formazione di Inzaghi non concede praticamente nulla ai bergamaschi, punendo con Marusic, Correa e Muriqi la squadra di Gasperini. Con questo successo i capitolini piazzano il quinto successo consecutivo in campionato (salendo a 37 punti), effettuando il sorpasso proprio ai danni dell'Atalanta in classifica (orobici a 36) e rilanciandosi definitivamente nella corsa ai primissimi posti.

Gasperini, che deve fare fronte alle assenze di Gosens, Romero e Hateboer, sorprende tutti all'inizio puntando su Miranchuk alle spalle del tandem Ilicic-Zapata: sugli esterni spazio al Maehle e Ruggeri. Dal canto suo Inzaghi recupera Luis Alberto e lo getta subito nella mischia con Correa alle spalle di Inzaghi. Ci si aspettava match spettacolo e le premesse non vengono disattese, con i capitolini che partono a razzo trovando lo 0-1 già al 2' di gioco: Marusic indovina la traiettoria giusta, trafiggendo Gollini con un destro chirurgico. Lo splendido gol dell'esterno laziale carica ulteriormente i ragazzi di Inzaghi che nei primi minuti insistono a caccia del bis: il pressing ospite funziona a meraviglia, impedendo all'Atalanta di entrare nel vivo del gioco. I ritmi restano piuttosto livellati, favorendo la Lazio che a metà frazione sfiora il raddoppio: la punizione di Milinkovic-Savic si spegne di poco sul fondo. Al 32' ancora biancocelesti pericolosi con Gollini provvidenziale: l'estremo difensore bergamasco si supera mandando sul palo il colpo di testa a botta sicura di Milinkovic-Savic, imbeccato dall'ennesima magia del duo Immobile-Luis Alberto. L'attacco atalantino non riesce invece a pungere, con Ilicic isolato ed un Miranchuk ancora avulso dalla manovra: Zapata prova a spaventare Reina nel finale, ma si arriva così all'intervallo con la Lazio meritatamente avanti con il minimo scarto.

Nella ripresa Gasperini prova a correre subito ai ripari, inserendo Malinovskyi al posto di Ruggeri. E' invece nuovamente la Lazio a trovare il guizzo giusto, siglando il 2-0 con Correa grazie ad un contropiede mortifero: il 'Tucu' viene servito in campo aperto dalla spizzata di Immobile, riuscendo a trafiggere Gollini per il raddoppio. L'Atalanta prova allora a giocarsi subito il tutto per tutto, inserendo Muriel e Pasalic al posto degli anonimi Zapata e Miranchuk. Nonostante i cambi gli orobici continuano a faticare, con la Lazio che amministra a piacimento il ritmo della gara: Gasperini decide allora di chiamare fuori anche Ilicic, inserendo Lammers. Con un'Atalanta palesemente demotivata, è la Lazio a costruire nuovamente le occasioni migliori: al 65' ottimo spunto di Lazzari, la cui conclusione viene murata in angolo da Gollini. Poco più tardi è Immobile ad insaccare, ma il centravanti viene pizzicato in posizione di fuorigioco e la marcatura è annullata. I ragazzi di Inzaghi sembrano in controllo, ma un lampo dei padroni di casa riapre improvvisamente la contesa al 79': Muriel conclude sul palo, ma sulla sfera si avventa Pasalic che batte Reina per l'1-2. L'Atalanta si riversa in avanti a caccia dell'insperato pari, venendo però definitivamente freddata dal neo entrato Muriqi che all'82' appoggia in rete il 3-1 finale a porta sguarnita sull'assist altruista di Pereira.

CROTONE-GENOA

 Prosegue la cura Ballardini per il Genoa, che annichilisce il Crotone di Giovanni Stroppa allo stadio Ezio Scida. Finisce con un netto 3-0, con il Grifone trascinato da super Mattia Destro (doppietta) e Czyborra che abbattono il fortino calabrese e portano a casa i tre punti.

Il Crotone parte con il turbo, applicando sul Genoa una pressione altissima quasi asfissiante. La prima occasione del match è dei padroni di casa: Messias ci prova direttamente da calcio di punizione al minuto 7, ma la sua potente conclusione finisce tra le braccia di Perin che blocca in presa sicura. I liguri rispondono al minuto 10 con Shomurodov: la sua conclusione viene, però, bloccata in due tempi da Cordaz. I ritmi restano bassi per i primi venti minuti di gioco, ma poi, al minuto 24' il Genoa accende il match. Destro batte Cordaz alla prima vera occasione del match: l'attaccante riceve un pallone deviato in area di rigore e lo scaglia alle spalle dell'estremo difensore dei calabresi. Genoa in vantaggio poco prima della mezz'ora di gioco. Quella degli ospiti, però, non è una giocata isolata. Al minuto 29 è Czyborra a modificare ancora una volta il tabellino: Zajc serve Zappacosta sulla destra, il laterale mette in mezzo un pallone interessante che proprio Czyborra calcia al volo, di prima intenzione, battendo l'incolpevole Cordaz. Raddoppio e gara già in cassaforte dopo soli trenta minuti di gioco. Il Crotone accusa il colpo; la squadra di Ballardini resta padrona del terreno di gioco fino al fischio parziale.

Nei secondi quarantacinque minuti di gioco, la musica non cambia. Il Crotone prova ad impensierire la retroguardia ospite, ma senza risultato. Anzi, è il Genoa a mettere il sigillo sul match: Destro sigla la doppietta personale al minuto 50. I ragazzi di Ballardini fanno tris e chiudono la gara. I padroni di casa provano ad aggrapparsi a Junior Messias, ma le giocate del brasiliano non bastano ai pitagorici. L'undici di Stroppa non riesce a reagire: i calabresi si vedono raramente dalle parti di Perin. Gli ospiti non si arrendono e non addormentano la gara. Al minuto 68 Pjaca ha sui piedi l'occasione per lo 0-4: la sua conclusione esce di un soffio a lato del palo. Ennesimo brivido per Cordaz. Stroppa prova a mischiare le carte in tavola, alla caccia di una reazione dei suoi. La risposta chiesta dal mister non sembra, però, giungere. Al minuto 82 il solito Junior Messias prova ad involarsi verso la trequarti avversaria e scarica su Simy: il centravanti viene, però, anticipato da Criscito, attento a chiudere l'azione. Al minuto 89, ad un passo dai minuti di recupero, Benali è sfortunato nel colpire il palo: dopo un ottimo slalom in area di rigore, la sua conclusione si stampa sul legno. E' questa la prima ed ultima vera occasione dei padroni di casa, decisamente troppo rinunciatari. Dopo 90 minuti di gioco finisce 0-3.