Diga a centrocampo

Milan, il ruggito scudetto del "Presidente" Franck Kessie: "Grazie a chi non crede in noi, sono vitamine"

Un Franck Kessie a tutto campo, quello che si confessa in una lunga intervista a Il Giornale. Punto di riferimento dello spogliatoio, tanto che lo chiamano "il Presidente". In primis, l'ivoriano ringrazia mister Stefano Pioli: "Ci ha preso da parte e ha cominciato a parlare a spiegarci cosa voleva da noi. Il gruppo si è messo al lavoro con le sue idee e adesso continuiamo a farlo giorno dopo giorno. Da allora abbiamo cambiato faccia", rivela Kessie. E ancora: "Abbiamo un mantra che ci ripete tutti i giorni mister Pioli, pensiamo a una partita alla volta. Adesso c'è il Cagliari, il resto non conta". Sugli stadi, aggiunge: "Penso che se avessimo il pubblico con noi, specie a San Siro, sarebbe molto meglio. Perché ci darebbe una carica strepitosa, come è avvenuto in occasione di qualche pre-partita. E magari avremmo avuto qualche risultato migliore". Lo scudetto un tabù? "Perché mai dovrebbe esserlo? Siamo il Milan, la storia parla per noi. E un club come il Milan non può sentirsi a disagio a parlare di scudetto". E a chi non crede al Milan in vetta al termine del campionato, e non sono di certo pochi, Kessie risponde: "Più che una spiegazione, abbiamo un ringraziamento da rivolgere. Perché questi ragionamenti e pronostici non fanno altro che motivarci ogni giorno di più. Sono le nostre vitamine", conclude "il Presidente".