Diavolo
Milan, Ibrahimovic da sballo: 2-1 in trasferta all'Udinese, i rossoneri tentano la fuga
Il Milan sbanca Udine e prova la fuga. Alla Dacia Arena la squadra di Pioli torna al successo imponendosi, non senza qualche sofferenza, su una buona Udinese: decide nel finale in rovesciata il solito Zlatan Ibrahimovic, dopo che ad inizio ripresa il rigore di De Paul annulla il vantaggio firmato da Kessié nel primo tempo. Decima vittoria stagionale per Pioli che resta imbattuto. Il Milan rientra a Milano con tre punti pesantissimi, che lo issano a quota 16, a +4 dall'Atalanta e a +5 su Napoli e Sassuolo (oggi impegnate nello scontro diretto) e sull'Inter. Sognare si può, anzi si deve.
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Nessuna sorpresa nell'undici rossonero. Donnarumma, guarito dal Covid, torna titolare tra i pali. In avanti Ibra terminale offensivo, supportato alle spalle dal tridente Saelemaekers-Calhanoglu-Leao. In mezzo confermati Kessié e Bennacer. Recuperato Rebic, che parte dalla panchina. Lasagna, Okaka e l'ex rossonero Deulofeu compongono il tridente d'attacco dei friulani. Pochi minuti e subito un brivido per i rossoneri, con un cross basso di Pussetto bloccato in tuffo da Donnarumma, che poi si ripete su un destro di Deulofeu. Prima chance per il Milan con un interessante cross di Leao che Saelemaekers non sfrutta, spedendo sul fondo di un nulla. Al 18' però tempi già maturi per il vantaggio. Sul lancio chirurgico di Bennacer, Ibrahimovic protegge palla e appoggia per Kessié, il cui destro non lascia scampo a Musso. L'Udinese prova a rispondere in contropiede dopo una palla persa da Kessié nella sua trequarti: Pereyra serve in verticale Deulofeu che però non inquadra lo specchio. E' una buona Udinese in questa fase, anche se rischia con un pasticcio di Musso: palla regalata a Saelemaekers che non riesce a servire compagni. Ma se c'è da suonare la carica, non può mancare Ibra: con un gran riflesso, Musso risponde con i pugni al destro dello svedese. Nel finale, lavoro per le moviole con un sospetto contatto Ibra-Okaka in area rossonera, sugli sviluppi di una punizione di De Paul: Di Bello lascia correre.
Il direttore di gara, in apertura di ripresa, indica però il dischetto per sanzionare un intervento di Romagnoli su Pussetto. Esecuzione perfetta di De Paul, che firma l'1-1 (48'). Galvanizzata dal gol è un'Udinese decisamente più in palla, i rossoneri appaiono in affanno. E Pioli prova a correre ai ripari inserendo Tonali e Brahim Diaz: fuori Bennacer e Saelemaekers. La squadra di Gotti alza il baricentro, il Milan non riesce a trovare spazi. Più tardi, spazio a Calabria e Rebic al posto di Dalot e Leao. Ed è proprio Rebic a non sfruttare una buona occasione sul servizio al limite di Theo Hernandez: il croato entra in area ma la conclusione, dopo la deviazione di Becao, non dà problemi a Musso. Pronta risposta dei friulani con un missile della distanza scagliato da De Paul, con palla che si perde oltre la traversa. Ma di fronte alla dura legge di Ibra, l'Udinese si deve inchinare. Su un traversone di Rebic De Maio non riesce ad allontanare, in agguato c'è lo svedese che anticipa Becao e spalle alla porta in rovesciata batte Musso (83'). Nelle file milaniste Krunic prende il posto di Calhanoglu per un finale che vive un momento di suspence per un presunto 'mani' di Bonifazi in area. Il Var chiarisce le idee a Di Bello: intervento regolare. Dopo una punizione di Ibra, cala il sipario alla Dacia Arena. La corsa del Milan continua.
di Attilio Celeghini
(LaPresse)