Solo applausi

Atalanta incontenibile, 5 gol al Cagliari: questa Dea è da scudetto

Non si inceppa la meravigliosa macchina da gol di Gasperini: è altro show per l'Atalanta, che all'esordio tra le mura amiche travolge il Cagliari (5-2) issandosi in testa alla classifica in attesa degli altri risultati. I bergamaschi restano a punteggio pieno e, per la prima volta nella loro storia, vincono le prime tre gare in campionato: se non è un messaggio alle rivali per lo scudetto, questo... Bergamaschi in vantaggio con Muriel, provvisorio pareggio dei sardi firmato dall'ex interista Godin, subito in gol all'esordio. Ma i padroni di casa si riportano nuovamente avanti nuovamente con Gomez e vanno a segno con Pasalic e Zapata. Nella ripresa, complice un calo di concentrazione tra i padroni di casa, la squadra di Di Francesco prova a restare a galla con Joao Pedro e sembra credere alla rimonta. Ma nel finale il nuovo entrato Lammers fa calare il sipario sulla sfida.

La Dea cala il poker già nel primo tempo, ma ha vita facile con la difesa dei sardi che traballa in maniera preoccupante. Bastano sette minuti per sbloccare il risultato con Muriel che, su lancio di Palomino, si presenta al cospetto di Cragno e lo trafigge: il guardalinee segnala fuorigioco, ma il Var conferma che Walukiewicz e Godin tengono in gioco il colombiano. Ancora Muriel sfiora la doppietta personale cercando il gol da urlo da posizione defilata, quindi si prende la scena il connazionale Zapata che vede murata la sua conclusione. Altra chance per l'Atalanta con Muriel che da posizione ravvicinata sciupa di testa l'ottimo cross di Pasalic. Poi è la traversa a fermare il bolide scagliato al limite da De Roon dopo la sponda di Zapata. Nel momento di massima sofferenza, però, il Cagliari riesce a rimettersi in carreggiata con il blitz del nuovo volto Godin, che anticipa tutti sul corner di Marin e firma l'1-1 (24'). Il pareggio dura appena quattro minuti perché i bergamaschi si riportano avanti con un eurogol di Gomez a segno con una conclusione a giro dai 25 metri. L'Atalanta gioca a memoria, il tris giunge con una grande azione che culmina nel passaggio di Gosens in area per Pasalic: il croato insacca da due passi (36'). Allo show degli orobici prende parte anche Zapata che cala il poker con uno spunto irresistibile: lo straripante colombiano penetra in area, si libera di Godin e supera sul secondo palo Cragno (41').

La ripresa si apre con un doppio salvataggio di Cragno, che respinge su Zapata e poi sbarra la strada a Pasalic evitando la manita. Ancora il portiere dei sardi è protagonista, sventando con un gran colpo di reni l'incornata di Romero sugli sviluppi di un angolo. E sul successivo contropiede, il Cagliari dimezza lo svantaggio con la zampata al volo di Joao Pedro su cross basso di Lykogiannis (42'). Altra ripartenza rossoblù, ma stavolta Simeone da ottima posizione mette sul fondo: la squadra di Di Francesco è viva. Gasperini, dalla panchina, urla e sbraccia per richiamare i suoi alla concentrazione. E la Dea rialza il baricentro, sfiorando il quinto gol con Zapata che arriva davanti a Cragno: chiude in uscita bassa il portiere, chiamato poi all'intervento in due tempi sulla conclusione da fuori di Malinovskyi. La 'manita' orobica, alla fine, si concretizza con la firma di Lammers, in campo per Zapata: l'olandese si sbarazza a suon di finte di Lykogiannis e con un diagonale sul secondo palo batte Cragno, che stavolta niente può (82'). Ma il portiere rossoblù non può restare tranquillo fino all'ultimo: vola sulla conclusione da fuori di Malinovskyi, mettendo in angolo. E ancora l'ucraino, dopo uno scambio con Pasalic, si divora davanti alla porta la sesta rete. Ma alla fine per la sua squadra sono tredici centri in tre gare: sì, questa Atalanta fa paura.

di Attilio Celeghini
(LaPresse)