Colpo di tosse ai sorteggi

Silvia Tironi

LucianoMoggi per la prima volta in aula da quando è scoppiata Calciopoli. Di fronte al collegio A della nonasezione penale del tribunale di Napoli uno degli imputati del processo rilasciauna dichiarazione spontanea. L'ex dirigente della Juventus risponde alleaffermazioni rese in aula la scorsa udienza dal teste Manfredi Martino, ilquale aveva sostenuto che  «durante ilsorteggio per la scelta dell'arbitro di Juve-Milan del 2004-2005 qualcosa nonandò secondo il verso giusto perché ci fu uno strano colpo di tosse deldesignatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall'Ussi scelse lapallina gialla degli arbitri». «Se quel colpo di tosse era diretto algiornalista - risponde Moggi - allora questi era parte della combine. Non loso. Allora tutti i giornalisti e i notai che hanno partecipato ai sorteggiarbitrali dovrebbero essere interrogati, indagati». Ma LucianoMoggi ha voluto rispondere anche alle accuse che gli sono state mosse circa unsuo intervento provvidenziale nella retrocessione del Bologna: «Quando poi siva a leggere un'intercettazione dell'allora presidente federale Franco Carraronella quale dice al designatore Paolo Bergamo che bisogna aiutare Lazio eFiorentina ad evitare la retrocessione… Guarda caso retrocedono Bologna eBrescia e si salvano Lazio e Fiorentina. L'intercettazione del presidente dellaFigc passa inosservata. Detto questo - prosegue - vorrei chiedere cosa c'entrail sottoscritto, quando l'interesse era quello di dirigere la propria società,essendo all'oscuro delle iniziative del presidente federale nell'occasionesopra esposta».