Benservito a Donadoni
Roma - Marcello Lippi torna sulla panchina della nazionale, se ne va Donadoni. Anzi, sarebbe più corretto dire che lo hanno mandato via. Al termine di un faccia a faccia con la Federazione calcio, è stata diffusa una nota di poche righe nella quale si spiega che all'allenatore è stata comunicata la volontà di "esaurire il rapporto contrattuale alla naturale scadenza". L’Accordo siglato tra Donadoni e la Federazione, lo scorso 4 giugno, prevedeva regole precise: la riconferma automatica del commissario tecnico sarebbe avvenuta solo in caso di qualificazione alle semifinali, oppure in seguito a una verifica della Federazione entro dieci giorni dall'ultima gara disputata all'Europeo. La verifica pare ci sia stata e a Donadoni non resta che accettare la scelta della Ficg. Non si è trattato di un vero e proprio esonero formale, ma al più giovane tecnico mai seduto sulla panchina azzurra, appena 45 anni di età, resta di sicuro un pò di amaro in bocca. L'avventuracon la Nazionale è durata solo un paio di anni. La sconfitta con la Spagna, la seconda incassata nella breve carriera dell’ormai ex ct durante delle partite con dei punti in palio, è stata fatale. Donadoni, per sua decisione, vuole rinunciare all’ indennizzo monetario propostogli da Federcalcio e soprattutto ha intenzione di andarsene a testa alta, fiero delle 10 vittorie collezionate in un biennio dalla sua Nazionale. Per un breve ciclo di due anni che si chiude, se ne riapre un altro che, proprio due anni fa, si era concluso nei migliori dei modi, con l'Italia del bel Marcello che alzava al cielo la Coppa del mondo sotto il cielo di Berlino dopo la vittoria ai rigori sulla Francia. I giochi si riaprono. Ufficialmente il prossimo martedì, quando Lippi verrà presentato, benché non ne abbia proprio bisogno. Una carriera fatta di successi per il tecnico viareggino. Tutto è cominciato quando ha fu chiamato da Luciano Moggi ad allenare la Juventus, nel 1994. Una campagna acquisti condizionata dalla necessità di fare cassa, ma i bianconeri vinsero il campionato per la ventitreesima volta, a nove anni dall'ultimo scudetto. Ne arrivarono altri tre di tricolori, più una Coppa campioni, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Supercoppa europea e una Coppa intercontinentale. Nel 1999 il passaggio all'Inter, dove non riesce a replicare i successi di Torino. E allora ecco il ritorno tra i bianconeri: altre tre stagioni con due scudetti e due Supercoppe italiane. L'unico grande delusione la finale di Champions League persa ai rigori con il Milan a Manchester. Nel 2004 la chiamata in nazionale. La storia, che riparte la prossima settimana, la conosciamo già.