Gran finale
Serie A, la Lega chiede di riaprire gli stadi per le ultime giornate: allo studio un protocollo
Riaprire gli stadi per lo sprint finale della stagione: è questa la richiesta dei club di serie A al governo per le ultime giornate di campionato. La ripartenza del calcio è stata un successo nei primi sei turni - solo nei giorni scorsi è stato scoperto il primo positivo nello staff del Parma, subito isolato e senza conseguenze per il calendario come da protocollo - e ora è il momento di rendere possibile anche ai tifosi la partecipazione alla festa entro l'ultima giornata del campionato 2019/20, fissata per il 2 agosto. «È in fase di finalizzazione un articolato protocollo che sarà inviato nelle prossime ore al presidente della Figc, Gabriele Gravina, affinché possa utilizzarlo nelle interlocuzioni con le istituzioni governative competenti», scrive in una nota l'assemblea delle 20 società. all'olimpico in 30mila «La Lega serie A, già nelle ultime gare di questa stagione, auspica che venga consentita a ciascuna Società, secondo le specificità di ogni realtà e impianto, la possibilità di riaprire i propri stadi ad un numero limitato di tifosi». La Lega, infatti, ha studiato modalità di accesso e permanenza in sicurezza di ciascuno stadio della massima serie: la capienza dell'Olimpico di Roma, per esempio, scenderebbe da 72 mila a 30 mila spettatori che potrebbero osservare le partite e festeggiare senza rischi i gol di Lazio e Roma per 90'.
La riammissione del pubblico è una richiesta annunciata per metà luglio sin dal nuovo via della stagione calcistica. La situazione epidemiologica, con poche centinaia di contagi residui al giorno, spingerà probabilmente il governo a respingere la richiesta del mondo del pallone. Anche perché le tribune piene - o semi-piene - potrebbero essere interpretate come un "liberi tutti" che l'esecutivo non vuole sicuramente mandare, mentre rinnova la chiusura delle discoteche e soprattutto chiede il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino all'autunno («non ci sarà un ritorno alla normalità nell'immediato futuro. Ma c'è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite», è l'ultimo monito allarmistico dell'Oms).
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Nel nuovo Dpcm, la scuola e il dossier Autostrade hanno monopolizzato l'attenzione dei partiti di governo, tanto che anche la richiesta di riduzione del numero di tamponi a carico delle società giace ancora senza risposta sui tavoli della politica. Di sicuro, però, iniziare a parlare già adesso di spettatori negli impianti favorirà la discussione in vista della prossima stagione che i club si augurano possa partire nel modo più "normale" possibile. la guerra con sky In attesa di tornare ai loro posti, i tifosi potranno continuare a guardare le partite in tv e potranno farlo ancora su Sky. Non è passata, infatti, la linea oltranzista che spingeva per lo spegnimento del segnale all'emittente satellitare per il mancato pagamento della sesta rata dei diritti 2019/20. Dopo il decreto ingiuntivo ottenuto dal tribunale di Milano, la Lega intimerà di nuovo a Sky il versamento atteso dal mese di maggio. «I club comunque, a tutela e nel pieno rispetto dei propri tifosi, degli sponsor e di tutti gli stakeholders, hanno deciso di non sospendere l'esecuzione del contratto di licenza dei diritti audiovisivi», aggiunge la nota. «Per quanto riguarda i diritti televisivi proseguirà nelle prossime settimane il lavoro preparatorio del bando per il triennio 2021-2024».