Rossoneri
Milan, nasce la squadra di Rangnick: largo ai giovani: i due nomi per il futuro
C'è chi si è mosso con grande anticipo per il futuro, come l'Inter per Hakimi o la Juve con lo scambio Arthur-Pjanic concordato col Barcellona. E c'è chi invece si trova a ringraziare in un certo senso la pandemia per aver dato un senso al mercato del recente passato. È il caso del Milan che alla ripresa ha trovato in Rafael Leao una riserva di lusso: tre gol dalla ripresa, decisivi quelli con Spal e Juventus: finalmente il 21enne portoghese, costato 23 milioni, fa parlare per le sue prestazioni. Stesso discorso, dopo i 10 gol nel 2020, per Rebic, il cui riscatto è ormai una certezza: la firma con l'Eintracht Francoforte avverrà con un anno di anticipo rispetto all'accordo siglato al momento dello scambio con André Silva. Resta da risolvere il nodo dell'indennizzo da girare alla Fiorentina (50%, club in cui ha giocato), ma soprattutto il dilemma sul futuro di Ibra (38). Il sogno del Diavolo resta Jovic (22), ma il Real Madrid non lo vuole far partire in prestito.
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In attesa della prossima rivoluzione, la dirigenza lavora già con la filosofia di Ivan Gazidis nel marketing - annunciata ieri la partnership promozionale con la Roc Nation di Jay-Z - e con quella di Ralf Rangnick sul mercato. Dopo Kalulu (20) e Bjorklund (ieri le visite mediche per il 16enne trequartista svedese che si unirà alla Primavera), si cercano giovani già affermati: il primo nome è Tonali del Brescia (20), tifoso rossonero ma vicino all'Inter, mentre ieri sono stati visti in sede gli agenti dell'attaccante argentino Bustos (22). Classe 2000 sono anche il difensore francese Fofana del Saint-Étienne e soprattutto il centrocampista Szoboszlai, l'ungherese del Salisburgo pupillo del futuro dt. Tra le sorprese di questa ripresa c'è anche Rabiot (25), forse il migliore della Juventus - soprattutto per il suo super gol - nella brutta serata contro il Diavolo. Il francese ha dimostrato così può dare, ora deve trovare la continuità. La Signora, intanto, lavora per il futuro e prova a soffiare al Manchester City il bestiale Adama Traoré. Pagato 20 milioni dal Wolverhampton nel 2018, l'esterno è stato l'incubo del Torino nei preliminari di Europa League ormai un anno fa.
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Sono due le reti estive di Lozano, bella e pesante quella al Genoa mercoledì sera: il 24enne messicano è stato pagato 42 milioni l'estate scorsa ed è già di nuovo sul mercato, ma c'è bisogno di prestazioni come quella di Marassi per giustificare la richiesta di 50 milioni fatta dal Napoli. Quella somma, infatti, servirà per arrivare a Osimhen. L'attaccante del Lille classe 1998 deve dare solo il suo ultimo sì agli azzurri e intanto dice: «Voglio giocatore in un top club, vincere la Champions League, vincere qualcosa con la Nigeria». Giuntoli lavora anche all'uscita di Milik (26), sempre più vicino alla Juventus. Tra le stelle di queste partite calde non si possono dimenticare Barrow (21), atteso a lungo a Bologna da Mihajlovic e finalmente esploso con quattro gol consecutivi, e Muldur (21), la sorpresa sulla fascia del Sassuolo che si è fatto notare con due reti e due assist. Tanti gol in fila per Giovanni Simeone che chiama papà Diego per il suo futuro: «Da quando sono bambino sogno di giocare nell'Atletico Madrid», dice il Cholito spaventando il Cagliari. Più vicino a Firenze sembra invece Ribery («Viola per sempre», scrive il francese dopo la rabbia per il furto in casa), mentre su Chiesa (22), dopo Juve e Inter, cè pure il Newcastle.