Addio a Frank Vandenbroucke

emanuele satolli

Lutto nel mondo del ciclismo: a soli 34 anni è morto in Senegal il ciclista belga Frank Vandenbroucke. Lo ha annunciato una fonte vicina al corridore: "Frank è stato ritrovato morto in una camera d'albergo in Senegal, non si conoscono le cause del decesso", ha detto alla France Presse la fonte. Secondo alcuni media belgi, Vandenbroucke sarebbe rimasto vittima di un'embolia polmonare. Considerato da molti osservatori il ciclista belga più dotato della sua generazione, vincitore della classica Liegi-Bastogbne-Liegi nel 1999, era poi stato coinvolto in vicende di doping e problemi personali. Nel 2005 aveva tentato il suicidio. In questi ultimi giorni, alla ricerca di una squadra, Vandenbroucke aveva assicurato di volet tornare a correre ed essere ancora in grado di vincere. "Morte annunciata" - ''Purtroppo la morte di Vandenbroucke non mi sorprende più di tanto. Vi rendete conto quanti grandi campioni mancano già all'appello? E senza considerare che di quelli sconosciuti non se ne parla mai''. È l'amara riflessione di Ivano Fanini, il patron della squadra ciclistica toscana Amore e Vita, impegnato da anni nella lotta al doping. ''Pensare che giorni fa, quando lessi che cercava una squadra per il 2010, ed apprezzai che per la preparazione si sarebbe messo in mano al Centro Mapei - aggiunge Fanini - avevo pensato di chiamarlo nella mia squadra, se alla fine fosse rimasto a piedi. Era un campione nato. Ormai, però, ho perso il conto delle morti di giovani ciclisti. Le cause che trovano sono sempre scuse per nascondere la vera motivazione: il doping selvaggio e tutto ciò che lo circonda. Mi ripeto da anni ma d'altronde se non ci fermeremo, qui non si sa pi quanti altri morti dovremo vedere, senza contare che molti ex atleti non arriveranno a 50 anni''. C'e' poca speranza per ora, secondo Fanini: ''I controlli degli ultimi mesi stanno facendo cambiare la mentalità delle squadre solo perché gli sponsor scappano ma i corridori ed i soliti maneggioni pur di continuare a fare soldi ed essere famosi sono già alla ricerca di nuovi veleni che ci sono e non si trovano. Se non verranno nuove regole con l'introduzione della radiazione nessuno cambierà strada”.