Usa, Twitter vietato
“A causa delle troppe regole stabilite dalla Nfl è diventato difficile postare su Twitter e quindi cancellerò questo account”: parola di Chad Ochocinco, giocatore dei Cincinnati Bengals, formazione di football americano. Ochocinco è solo l’ultimo degli atleti che negli Stati Uniti si è lamentato per una serie di normative volute da diverse federazioni sull’utilizzo dei social network. Lo scorso week end, per esempio, gli organizzatori dell’Us Open di tennis hanno proibito ai partecipanti di raccontare il loro torneo attraverso Twitter. Potrebbero influenzare le scommesse, è stata la giustificazione adottata che ha creato scalpore tra gli affezionati della piattaforma. Il caso del giocatore di Cincinnati è particolare. Per alcuni si tratterebbe di una mossa pubblicitaria ideata da Ochocinco per sponsorizzare la propria immagine. Il fatto è che dal suo account arrivavano molte informazioni che anticipavano i comunicati della National football league. Ad esempio, lo scorso venerdì ha comunicato che Tom Brady, quarterback dei New England Patriots che si era infortunato nel corso di una partita pre-stagionale, sarebbe tornato in campo nel giro di poco tempo: Ochocinco dal suo spazio virtuale ha infatti rivelato di aver contattato telefonicamente il collega, il quale a sua volta gli ha confermato che l’infortunio non era nulla di serio. Oppure l’atleta dei Bengals ha messo in giro prima di tutti la conferma di un nuovo arrivo in squadra, quello di Andre Smith. Sabato il messaggio era già on line, quando le conferma sarebbe dovuta arrivare il giorno successivo. Da parte sua, la Nfl si è limitata ad impedire a giocatori e dirigenti di “postare” nel corso delle partite e null’altro.