Nuoto, argento mondiale

Dario Mazzocchi

Sarà che non sono nate molto lontane, una a Bolzano e l’altra a Trento. Sarà che s’assomigliano, non solo perché sono tutte e due  carine, ma perché si passano solo 3 cm di altezza e 4 kg di peso. Sarà soprattutto che una è una campionessa timida, l’altra è un’emergente esuberante, ma Tania Cagnotto e Francescà Dallapé sono una coppia perfetta, quasi d’oro. Quasi perché sono d’argento le medaglie che si mettono al collo nella gara dei tuffi sincronizzati da 3 metri. Campionesse d’Europa, le azzurre diventano regine del “resto del mondo”, Cina a parte. I primi due tuffi scivolano via facili e le azzurre sono terze, superate rispetto alla semifinale dalla Russia, guidata da Julia Pakhalina (oro da 1 metro), mentre volano via Wu Minxia e Guo Jingjing (al decimo oro mondiale in carriera). Tania, 24 anni e tre bronzi mondiali, sembra più rilassata rispetto alla gara “da sola”, ma non ancora del tutto sciolta. Francesca, 23 appena compiuti, è molto carica, ma non del tutto sicura di sé. Hanno bisogno una dell’altra perché il sincronizzato è una gara particolare, in cui i campioni devono limitarsi e le “spalle” superarsi. Non lo fa Anastasia Pozdniakova nel quarto esercizio e il duo  russo va a fondo. Alle azzurre, ora seconde, basta la sufficienza all’ultimo tuffo: sono invece perfette e chiudono con 329,70 punti: lontano l’oro cinese (348), ma distante anche il bronzo russo (310,80). Francesco Perugini