Ferrara: Juve da scudetto

Dario Mazzocchi

La Juvetus di Ciro Ferrara domani sarà in campo a Pinzolo per la prima amichevole stagionale contro la Cisco Roma. Non ci sarà i brasiliani Diego, tenuto a riposo in via precauzionale, e Felipe Melo, che oggi ha effettuato i test medici e ha firmato a Torino il contratto che lo lega alla Signora. Non mancherà, invece, Fabio Cannavaro, obiettivo delle contestazioni da parte degli ultras bianconeri. Ma dal ritiro estivo, l’attenzione è rivolta anche al destino di Pavel Nedved. Il pericolo che il ceco finisca per indossare la maglietta dell’Inter sembra quasi del tutto scongiurato. Anzi, mister Ferrara si è detto certo che alla fine l’ex centrocampista rimarrà in bianconero, con un ruolo non tanto dirigenziale, quanto tecnico all’interno dello staff della prima squadra. Pavel nello staff - “In questo momento, Pavel ha solo bisogno di staccare”, ha dichiarato Ferrara, “ma credo il suo contributo sarebbe importante per questa squadra e ho buone speranze in proposito”. Speranze che sarebbero alimentate da una telefonata tra i due: “Ci siamo sentiti ieri e gli ho ribadito che mi piacerebbe averlo come mio collaboratore”. In attesa dello sbarco di Nedved in panchina, si attende di vedere sul terreno di gioco la nuova Juve. “Per fare qualche valutazione dovrò avere tutta la squadra a disposizione”, ha avvertito Ferarra. “Per questo esordio conto di far giocare a tutti almeno un tempo, anche se credo che Diego e Sissoko non saranno precauzionalmente della gara. Proveremo a partire con un centrocampo a rombo anche se non vorrei focalizzarmi molto su numeri e schemi. Quello che mi interessa è fare una bella figura”. La società ha fatto degli investimenti, ma il buon Ciro assicura di “non essere spaventato da cosa mi aspetta”. Ma è una Juve da scudetto? Senza dubbio, anche se occorrerà il verdetto del campo se effettivamente è stato colmato il vuoto tra lei e l’Inter. “Non faccio proclami, come non li ho mai fatti da giocatore. Gli obiettivi li decidiamo nello spogliatoio, ma certamente l'intenzione è quella di lottare per il vertice”. Perché se con le parole si va lontano, in quel modo lo “hanno già vinto in tanti”, ma non contano. “Il distacco dall'Inter? Solo sul campo si vedrà se è ridotto o superato”, ha aggiunto l’allenatore juventino che non nasconde l’apprezzamento per D’Agostino, ma comunque c’è Melo, “che ha altre caratteristiche”. “Non credo che il brasiliano – ha proseguito parlando del nuovo acquisto - non possa dettare i tempi della manovra, penso possa ricoprire il ruolo senza problemi. Non è detto che il mercato in entrata sia terminato, ma bisogna cedere qualcuno. L'ideale sarà avere due giocatori per ruolo”.