La polemica

Juventus, Conte contro Capello: "Gli do fastidio, i suoi scudetti sono revocati"

Giulio Bucchi

Ad Antonio Conte non basta la vittoria della Juventus sul Chievo, un 3-1 che conferma i bianconeri in testa al campionato a +9 sulla Roma ma con una partita in più. Il tecnico bianconero ama tenere e tenersi sempre sulla corda, come accaduto dopo il pareggio per 2-2 contro il Verona una settimana fa. Forse per questo l'incontentabile Conte, in una domenica tranquilla e senza polemiche, riesce ad accendere gli animi. Tutta colpa (o merito?) di Fabio Capello, suo celebre predecessore sulla panchina della Signora e ultimo vincitore di uno scudetto a Torino, anzi due, prima dell'avvento dello stesso Conte. Peccato che quei due scudetti, come sottolineato dal velenoso Conte, siano stati "revocati". Nei giorni scorsi Capello, ct della Russia, aveva criticato il livello del campionato italiano. E siccome la sua squadra questa Serie A la domina da due anni e mezzo, Conte ha sbottato. "Capello? Quando parla un guru del calcio italiano, bisogna stare zitti, inchinarsi e dire Sì padrone", è la replica al pepe del tecnico juventino ai microfoni di Stadio Sprint, su Raidue. "Non c'è lui in Serie A e qui sembra che stiamo facendo il torneo amatoriale, un campionato ormai di secondo livello - spiega l'allenatore salentino -. Rispettiamo le parole del guru, da quando ci sono io gli piace mettere il becco nella Juventus, forse gli dà fastidio che i numeri parlono a mio favore". "Vorrà dire che l’anno prossimo chiedo al mio presidente di iscrivere la squadra in Premier", aveva ironizzato in precedenza su Sky Sport, affidando poi un ricordo un po' velenoso della Juventus di Capello, nel biennio 2004-06: due scudetti, uno revocato e uno non assegnato perché erano le stagioni dello scandalo Calciopoli. "Mi ricordo solo degli scudetti revocati" - Capello rosica, è il giudizio di Conte, perché la squadra attuale sta superando la sua. "Io ricordo quelle squadre solo perché gli scudetti poi sono stati revocati - è la pugnalata di Conte -, ma non ricordo un grande gioco, ricordo delle Juventus memorabili come quelle di Trapattoni e Lippi, non quelle di Capello se non per gli scudetti revocati". Certo, il discorso Calciopoli è decisamente scivoloso, in casa Juve, e infatti Conte si corregge al volo: "La Juventus ha stravinto quei due scudetti e per me è stata una grandissima ingiustizia che siano stati tolti, è incredibile che sia andata così, però guardo ad altri allenatori che hanno fatto la storia della società, anche perché sono sempre molto rispettoso del lavoro degli altri, cosa che, invece, non fa lui. Che guardi in casa sua e che prepari al meglio i Mondiali con la Russia. Vedo che ci sono sempre gli stessi a cui piace mettere sempre il becco. Ognuno guardi in casa sua, dove magari c'è più puzza".